Quirinale, Lezzi a iNews24: “Draghi non ha rispetto per le istituzioni, tratta il Parlamento come un passacarte”

La senatrice del Gruppo Misto, Barbara Lezzi, esprime le sue perplessità sulla trasformazione in atto nel M5s: “Il Movimento ormai ha preso un’altra strada rispetto alla nostra”. Sulla possibile candidatura di Berlusconi al Quirinale, l’ex pentastellata non ha dubbi: “A differenza di altri io non lo rispetto, è una vergogna anche solo che se ne parli”

Barbara Lezzi (getty)

Si sta parlando in questi giorni della possibilità che Di Battista crei un suo partito per rifondare una sorta di nuovo M5s, come commenta l’ipotesi?

“Alessandro da qualche settimana sta girando tutta l’Italia per incontrare il maggior numero di persone e parlare di politica, perché ora in Parlamento c’è una sorta di palude in cui stanno tutti insieme e non si parla più nemmeno di quello che accade nel Paese. Proprio sabato scorso abbiamo partecipato insieme ad uno di questi incontri giù in Salento e c’è stata una grande risposta da parte della gente. Staremo a vedere tutto ciò a cosa porterà”

Qualora si costituisse questo nuovo gruppo lei ne farebbe parte?

“Io sono accanto ad Alessandro e sì, mi piacerebbe far parte di questo percorso. Non mi interessa parlare di rifondazione di un nuovo Movimento o dei valori originali, non è questo il punto. Ciò che conta sono i principi, le idee e ovviamente la determinazione e il coraggio nel portarle avanti. Sarà questo a contraddistinguere questa nuova forza politica che prenderà sicuramente spunto anche da tutte le esperienze fatte nel Movimento. Il M5s esiste ancora, non c’è da rifondarlo, solo che ormai ha preso un’altra strada rispetto alla nostra”

Ci sono secondo lei altri parlamentari pronti ad uscire dal M5s per seguire questo progetto politico?

“Con i miei ex colleghi del M5s non parlo più da quando sono stata espulsa. Non ho più contatti con loro da quando mi hanno lasciato la lettera nella casella postale del Senato. Loro non vogliono parlare con me, e io non voglio parlare con loro, è una cosa reciproca”

La trasformazione del M5s e gli scenari per il Quirinale

covid draghi
Il premier Draghi (screenshot YouTube)

Ieri il M5s ha anche rinunciato ad uno dei suoi cavalli di battaglia, ovvero il rifiuto del finanziamento pubblico, se l’aspettava?

“Non era solo un cavallo di battaglia, il problema è che hanno rinunciato ad un principio, il che è molto differente dal trasgredire una regola interna. Il rifiuto del 2×1000 era un principio che si rifaceva direttamente alla volontà dei cittadini che era stata espressa attraverso un referendum. Quando oggi il M5s dice di opporsi a Cingolani perché gli italiani sul nucleare hanno già detto di no, dovrebbero ricordarsi allora che i cittadini avevano già detto di no anche al finanziamento pubblico ai partiti

Secondo lei il M5s è diventato ufficialmente uguale agli altri partiti tradizionali?

“Diciamo che sono loro che devono farsi questa domanda e sono gli elettori che devono dare delle risposte”

Per il Quirinale il M5s ha dichiarato di essere pronto a trattare con tutti, anche con il centrodestra. Sembra passata un’epoca rispetto a quando volevate candidare Rodotà alla Presidenza della Repubblica.

Si sembra un’epoca fa. Capisco che il Presidente della Repubblica sia una figura che dovrebbe essere indipendente e il più trasversale possibile, ma è anche vero che i nomi che circolano in questo momento non sono per niente di buon auspicio”

Si riferisce a qualcuno in particolare?

“A tutti, a partire da Berlusconi. Per me è una vergogna anche solo che se ne parli, figuriamoci che c’è qualcuno che davvero sta trafficando per portarlo al Quirinale. Io al contrario di altri, Berlusconi non lo rispetto”

E se il candidato alla Presidenza della Repubblica fosse il premier Draghi?

“Assolutamente no. Sono stata cacciata proprio perché non ho voluto dare la fiducia a Draghi e certo non la darò per portarlo al Quirinale. Io non dimentico che le cose che ha fatto in passato, come affamare la Grecia e aver affossato ulteriormente Mps, e ricordo anche che ai tempi delle privatizzazioni venne ripreso persino dalla Corte dei Conti. Ecco se qualcuno giudica tutto questo come un curriculum valido, per me invece non è cosi. Aggiungo poi che stiamo parlando di un uomo che non ha alcun rispetto per le istituzioni, che tratta il parlamento come fosse un passacarte e il Cdm come un ufficio notarile. Una persona del genere non può e non deve ricoprire la carica di Presidente della Repubblica”