Dopo 55 anni in cui la figura politica più importante è stata la regina Elisabetta, si è deciso di accettare la volontà delle Barbados di procedere ad una transizione che mette fine a 400 anni di monarchia. Ecco cosa sta succedendo.
Quello che sta succedendo in questi giorni alle Barbados aumenterà sicuramente le tensioni fra Gran Bretagna e Cina. Il paese orientale è infatti sotto accusa della stampa britannica per aver inondato le Barbados di liquidità nel corso di diversi anni, erogandola sotto forma di prestiti a basso interesse per somme stimate in 490 milioni di dollari.
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L’obiettivo di questa manovra è chiaramente quello di creare un clima politico che sia sempre più forte ed indipendente, tanto da arrivare a chiedere alla Regina Elisabetta II di rinunciare al suo ruolo di sovrana. La Gran Bretagna ha accettato le richieste giunte da Barbados, e subito dopo la sua deposizione giurerà il primo presidente, Sandra Mason.
Regina Elisabetta, la grande assente alle Barbados

Mentre le Barbados si candidano dunque a diventare la repubblica più giovane della storia, sorprende vedere che per un appuntamento così importante la sovrana britannica abbia deciso di non presentarsi. Evidentemente, le sue condizioni di salute non le permettono ancora di viaggiare, e quindi ha deciso di delegare Carlo d’Inghilterra.
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Ad accompagnare il figlio della regina Elisabetta, il Daily Mail riferisce che c’era anche l’alto commissario britannico alle Barbados, Scott-Furssedonn-Wood. Il discorso del principe di Galles sugli obiettivi comuni dei due paesi precederà l’abbassamento della bandiera del Royal Standard a favore di quella nuova, che segnerà la deposizione della regina.