Cashback, colpo di scena finale: gli italiani rialzano la testa

Cashback, colpo di scena finale: gli italiani rialzano la testa. Quando sembrava tutto finito, la notizia che cambia le carte in tavola

Non c’è più speranza di rivedere il Cashback di Stato. Questo abbiamo scritto nelle ultime settimane perché tutte le notizie portavano a pensarlo e perché nella nuova Legge di Bilancio per il 2022 non è previsto. Quei soldi saranno investiti in altro modo, inutile sperare che il governo cambi idea.

(Getty Images)

Ma in realtà non hanno cambiato idea nemmeno i parlamentari dei 5 Stelle, il Movimento che più di tutti aveva voluto la nascita di Cashback di Stato e Supercashback. Non è una ripicca nei confronti del premier Draghi e del governo, visto che ne fanno anche parte. Ma in Pentastellati sono convinti dei benefici che ha portato questa innovazione per l’economia italiana.

E così in mezzo agli emendamenti al decreto fiscale sono tornate due tormentoni di Lega e 5 Stelle. Da una parte l’istituzione di un fondo per genitori lavoratori separati o divorziati e dall’altra il ripristino del Cashback di Stato, fermo dallo scorso 30 giugno.

I due emendamenti sono stati dichiarati inammissibili dalla Commissione Finanze del Senato ma ora sono ora inclusi nel fascicolo finale degli emendamenti segnalati. Ed entrambi appaiono con lo stesso testo. Unica modifica, nella proposta dei 5 Stelle accanto al senatore Gianmauro Dell’Olio appare come firmatario anche il collega Sergio Puglia.

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Cashback, colpo di scena finale ma il governo Draghi tira dritto

Gli italiani quindi possono sperare che ci sia un ripensamento? Complicato, se non impossibile perché il ministero dell’Economia e Finanza ha già fatto sapere che non esiste il budget necessario per coprire l’eventuale via libera. In ogni caso le due proposte potrebbero finire al voto delle commissioni.

(Pixabay)

Ma la posizione del governo è chiara e l’ha espressa solo pochi giorni fa il ministro dell’Economia Daniele Franco. Durante l’audizione sulla manovra davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, ha confermato la scelta di cancellare il cashback nonostante, come ha riconosciuto anche lui, “abbia contributo a incentivare la diffusione dei pagamenti elettronici”.

Ma paradossalmente, dopo che gli italiani sono diventati più efficienti perché volevano partecipare alla campagna per il rimborso, hanno continuato. Se infatti nel primo semestre del 2021 l’aumento dei pagamenti tramite pos è stato pari al 28% in valore, a luglio ha toccato il 29%, scendendo al 25% ad agosto e risalendo al 26% a settembre.