Bonus famiglie 2022, che mazzata sugli italiani: tutto questo sparirà. Tra le novità previste dal governo, occhio alle scadenze
Arriva l’assegno unico per le famiglie, al via dal marzo del prossimo, anno, e spariscono molti bonus. Potenzialmente quindi, una mazzata per molte famiglie italiane anche se c’è tempo almeno fino al 31 dicembre per rimediare e presentare le richieste giuste senza perdere nulla.

In realtà il testo dovrà essere esaminato dalle commissioni delle Camera prima di entrare in vigore, ma appare solo una formalità perché da tempo il governo ci lavora. L’assegno unico, da richiedere all’Inps a partire da gennaio 2022, sulla carta è un aiuto concreto ai nuclei familiari, ma cancellerà altre agevolazioni.
Dal 2022 infatti non sarà più possibile richiedere il Bonus bebè, sostegno ai nuovi genitori dopo la nascita, l’adozione o l’affidamento di un figlio. L’importo finora era variabile in base a tre fasce di reddito Isee, da 160 euro al mese per il primo figlio o 192 per i figli successivi ad un minimo di 80 o 96 euro per chi ha un Isee superiore ai 40mila euro. In questo caso si potrà far domanda solo per chi nascerà entro il 31 dicembre 2021.
Destinato a sparire anche il Bonus mamma domani, contributo economico di 800 euro una tantum che può essere richiesto dalle mamme in gravidanza, dal settimo mese in poi. Oppure anche da chi abbia avviato le pratiche per l’adozione o l’affidamento di un figlio
Anche in questo caso la scadenza per la domanda è fissata al 31 dicembre 2021.
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Bonus famiglie 2022, che mazzata sugli italiani: come funziona il nuovo assegno unico
I pagamenti del nuovo assegno unico dovrebbero partire nel mese di marzo del prossimo anno. E come ha anticipato la ministra alle Pari Opportunità e alla Famiglia, Elena Bonetti, il fondo dovrebbe ammontare a circa 20 miliardi di fondi
L’importo sarà calcolato in base all’Isee di ciascuna famiglia. Si parte da un minimo di 50 euro per chi supera i 40mila euro di reddito (o non presenta un Isee), fino a un massimo di 175 euro per chi ha un Isee fino a 15mila euro. E sarà accreditato, dopo la domanda all’Inps, dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno di età del figlio, con importo però ridotto dal 18esimo anno.
Previste maggiorazioni in base al numero di figli, alla presenza di figli disabili, ma anche al reddito e al lavoro di entrambi i genitori. Dal 2022, ad esempio, le famiglie con più di quattro figli riceveranno 100 euro in più al mese e se entrambi i genitori lavorano, saranno accreditati 30 euro in più ogni mese.