
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ritiene che il suo partito sia stato “esautorato” da qualsiasi confronto sulle prime nomine Rai del nuovo ad Carlo Fuortes, avvenute ieri, mercoledì 18 novembre, dopo una lunga trattativa.
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“Fuortes ha scelto di escludere il partito di maggioranza relativa, che rappresenta 11 milioni di elettori. Ha scelto la vecchia logica della lottizzazione”, ed aggiunge: “Non libera la Rai dalla politica ma ha scelto di esautorare una forza politica come il Movimento 5 Stelle: siamo alla degenerazione del sistema”, ha affermato l’ex premier alla stampa, annunciando anche che d’ora in avanti i grillini adotteranno una linea dura: il Movimento “non farà sentire la sua voce sui canali del servizio pubblico, ma altrove”.
Conte: “Stop del M5s a ospitate in tv e non risponderemo più ai giornalisti per strada”
D’ora in poi quindi, il M5S non parteciperà più a tg e talk show in Rai e non risponderà più alle domande che verranno fatte dai giornalisti per strada o a margine dei lavori parlamentari.
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“Ci chiediamo che ruolo abbia giocato il Governo in tutto questo”, ha aggiunto Conte. “A noi piace parlare chiaro ai cittadini: le logiche che da tempo guidano il servizio pubblico non ci sono mai piaciute e non ci piacciono”.
Renzi: “Non serve un piano per far fuori Conte: fa tutto da solo”
Matteo Renzi (IV) e Andrea Marcucci (Pd) si schiarano contro le parole del leader dei 5 Stelle. “La posizione grillina sulla Rai dimostra che non c’è bisogno di piani per distruggere i Cinque Stelle: basta lasciar fare a Giuseppe Conte. Fa tutto da solo. Un anno fa mandava veline e immagini al Tg1, oggi annuncia che non andranno più in tv. È stato bello, grazie di tutto. In momenti come questi, un pensiero ritorna alla mente: sì, ne valeva la pena”, ha affermato Renzi.
Secondo Marcucci invece, è buona norma per la politica “non commentare le nomine dei direttori dei Tg Rai. Vale anche per Giuseppe Conte. Monica Maggioni e Simona Sala sono delle grandi professioniste, questo dovrebbe garantire tutti”.