
Dopo l’incremento dei contagi dovuti alla quarta ondata, la Germania è pronta a reintrodurre alcune limitazioni volte ad arginare il diffondersi del virus e a tamponare la preoccupante crescita dei ricoveri ospedalieri. Solo nelle ultime 24 ore infatti i nuovi contagi sono stati oltre 50.000 e i decessi 243.
L’incidenza nel Paese in questo momento è di 250 casi ogni 100 mila abitanti, un dato cinque volte superiore rispetto la soglia di allarme che si attesta sui 50 casi . “Dobbiamo mettere il Paese in condizione di resistere all’inverno che sta arrivando” ha dichiarato Olaf Scholz, attuale ministro delle finanze della Repubblica Federale e prossimo cancelliere alla guida del Bundestag, annunciando anche un prossimo incontro tra i rappresentanti dei Lander e il governo uscente.
A preoccupare Sholz sono soprattutto i dati del Robert Koch Institut che registrano un’incidenza settimanale dei ricoveri ospedalieri che ha raggiunto quota 7 ogni 100mila abitanti (la soglia di guardia si attesta a 3,3) “Non dovrà più succedere che nei luoghi di cura la gente sia così in pericolo. Chi ci lavora dev’essere testato ogni giorno” ha dichiarato il leader della Spd che si è anche detto favorevole al ripristino dei test gratuiti e alla riapertura degli hub vaccinali chiusi solo un paio di mesi fa.
La campagna vaccinale in Germania

In Germania al momento la copertura vaccinale è pari al 69,2% (con punte minime del 50% in Baviera e nel Baden-Wuttemberg), un dato inferiore rispetto ad altri paesi europei che sta mettendo in seria difficoltà il sistema sanitario nazionale. “Sappiamo quale sarà la conseguenza-ha dichiarato Sholz- molti di quelli che non si vaccinano saranno contagiati e dovranno essere ricoverati in terapia intensiva”.
Proprio oggi intanto il Consiglio etico, l’ente che fornisce le indicazioni in materia di etica e morale, ha fatto espressa richiesta di introdurre l’obbligo vaccinale per il personale infermieristico, un tema particolarmente delicato in Germania che fino adesso si è scontrato con la ferma opposizione dei rappresentanti di categoria. Tuttavia secondo un sondaggio della Dpa, il recente aumento dei contagi e dei ricoveri starebbe facendo cambiare idea alla popolazione, al punto che ora il 44% dei tedeschi si dice favorevole all’obbligo di vaccinazione generalizzato, contro un 27% che invece si definisce contrario.
Le scelte della politica e le difficoltà dei Lander

Al momento non c’è ancora una linea di azione ben definita da parte delle forze di governo (Spd, Verdi e Liberali), che dopo aver deciso di non rinnovare lo stato di emergenza, starebbero ora cercando un accordo per approvare un catalogo di misure «à la carte» che i Länder dovrebbero attuare al fine di arginare la crescita dei contagi. Tra le misure previste c’è quella del distanziamento, l’ obbligo di mascherina e un potenziamento della regola del G2 che permette l’ingresso nei luoghi pubblici soltanto alle persone vaccinate o guarite.
Il problema dal punto di vista sanitario è che i Lander si muovono in ordine sparso tra loro, adottando misure diverse che non garantiscono alcuna omogeneità nel contrasto alla diffusione del virus. La Sassonia, per esempio, ha adottato già da qualche giorno la regola del G2, mentre a Berlino la norma sarà in vigore a partire da lunedì prossimo. Più restrittiva la Baviera, in cui per accedere a eventi pubblici, cinema, teatri, palestre e piscine non basta più solo il test, ma occorre essere o vaccinati o guariti.
Russia record di decessi, preoccupa la situazione in Slovenia

I contagi continuano a crescere anche in Austria, dove ieri sono si sono registrati 11.398 postivi, un numero mai raggiunto nelle precedenti ondate. Grave anche la situazione per quanto riguarda i ricoveri con 2.237 persone assistite nei reparti ordinari (+85) e 413 attualmente terapia intensiva (+10). Sono 23 invece i decessi avvenuti nelle ultime 24 ore, per un totale di 11.577.dall’inizio della pandemia.
Nonostante nelle ultime settimane fossero state rimosse le restrizioni anticovid, la crescita dei contagi ha convinto anche la Danimarca a reintrodurre l’obbligo del pass sanitario per i prossimi due mesi. A tal proposito la Commissione sanitaria del Paese scandinavo ha raccomandato al governo di trattare il coronavirus come “una malattia socialmente pericolosa”, un’indicazione che l’esecutivo sembra fermamente deciso a seguire.
Ancora più drammatica la situazione in Russia, dove nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 1.239, il numero più alto di vittime registrato da inizio pandemia.
Preoccupa anche la situazione in Slovenia, che al momento rappresenta anche il maggiore focolaio al confine con l’Italia. Qui l’incidenza dei positivi rispetto ai test effettuati è arrivata al 42%, un dato che si spiega anche con la bassa percentuale di vaccinati nel paese, pari al 54%. Un’ondata, quella in Slovenia, che rischia di colpire anche l’Italia, come dimostra l’incremento dei contagi in Friuli Venezia Giulia, dove a Trieste si registrano ormai 471 casi a settimana per 100.000 abitanti, così come sono in aumentano anche i casi rilevati in Veneto e Trentino alto Adige.