Dazn, stop abbonamento condiviso. Dopo cittadini e associazioni dei consumatori, ora la polemica investe anche la politica

Dopo il Condacons che ha chiamato in causa Agcom e Antitrust, anche la politica si è espressa sulla decisione di Dazn di impedire la visione dei suoi canali a più utenti tramite l’uso di un unico abbonamento. Montaruli (Fdi): “Siamo di fronte all’ennesima violazione, il governo non può sottrarsi dal tutelare i diritti dei consumatori”

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DAZN (Getty Images)

Continua a far discutere la decisione di Dazn di smettere di consentire a più utenti di poter usufruire dei canali della piattaforma per mezzo di un unico abbonamento, una novità che danneggerebbe decine di migliaia di clienti che hanno già sottoscritto l’abbonamento con la PayTv.

Ma non sono soltanto i privati cittadini a protestare, infatti anche per il Codacons si tratterebbe di una modifica unilaterale da parte dell’azienda rispetto ai contratti precedentemente stipulati, il che rappresenterebbe un ingente danno per gli utenti.

“Se sarà confermata la decisione di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device – recita la nota del Codacons – si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro”.

E ancora: “Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”. Dichiarazioni quelle dell’associazione per la difesa dei diritti dei  consumatori che chiamano direttamente in causa anche l’Agcom e l’Antitrust.

Le reazioni della politica dopo la comunicazione di Dazn

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Una polemica che ha investito anche la politica, con l’onorevole Augusta Montaruli, parlamentare di Fdi, che ha dichiarato come “le modifiche contrattuali che Dazn vorrebbe applicare rappresentano se confermate l’ennesima violazione dei diritti dei consumatori della cui difesa anche il Governo non può sottrarsi. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare dando forza alle legittime osservazioni delle associazioni dei consumatori che non possono rimanere inascoltate alla luce anche del fatto che non siamo difronte al primo episodio discutibile nella condotta di Dazn

Dello stesso parere anche i deputati Daniele Belotti, capogruppo Lega in commissione Sport e Massimiliano Capitanio, Segretario della Commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi: “Siamo preoccupati per le indiscrezioni di stampa che preannunciano la decisione di Dazn di bloccare, a partire dalla metà di dicembre, la possibilità di utilizzare più dispositivi in contemporanea e ancor di più dal silenzio assenso dei vertici della piattaforma inglese. Abbiamo presentato un’interrogazione urgente al sottosegretario allo Sport affinché convochi immediatamente la direzione dell’azienda per capire le intenzioni in merito agli abbonamenti per gli eventi sportivi, in particolare la Serie A di calcio. Se non avremo riposte esaurienti, presenteremo immediatamente un esposto all’Agcom e all’Antitrust”.

Nel frattempo fanno sapere dal Mise che anche il ministro Giancarlo Giorgetti si è interessato alla vicenda, convocando i vertici di Dazn per martedì prossimo, “allo scopo di fare chiarezza sulle ultime decisioni dell’azienda e per tutelare i diritti dei consumatori”