Il ricordo di Gerry Scotti è straziante. Lui stesso ha detto che è difficile da ricordare.
Il tempo passa veloce. Un’ora, un giorno, un mese o un anno non fa differenza: le lancette, così come i giorni e i mesi del calendario, viaggiano sulla stessa frequenza e alla stessa velocità. Non ce ne rendiamo conto ma è così. Lo stesso è accaduto con il Covid. Da quando è scoppiata la pandemia ne è passato di tempo e diverse immagini, le più tragiche, nonostante restano indelebili nei nostri cuori, fanno parte del nostro passato. Sembra ieri, ma non è così.
Passato e ricordi vanno a braccetto e una testimonianza in tal senso ci arriva da Gerry Scotti che ha vissuto esattamente un anno fa l’esperienza di essere positivo al Covid. Il conduttore ne ha parlato nel corso del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ al Teatro alla Scala di Milano.
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Gerry Scotti, il ricordo è straziante: “Non è facile da raccontare”

“Un anno fa, l’8 novembre dello scorso anno, ero ricoverato in terapia intensiva. E non è una cosa facile da raccontare. E vorrei raccontarla a tutti coloro che lo ‘negano’, bastava venirmi a trovare”. Queste le parole dell’amatissimo conduttore di “Caduta Libera”, Gerry Scotti, che tra gli ospiti del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ al Teatro alla Scala di Milano, è parso visibilmente emozionato.
“Se dieci giorni dopo sono stato giudicato guarito e ancora ‘utilizzabile’ per i prossimi vent’anni: questo lo devo all’organizzazione della Regione Lombardia. Alla sua macchina sanitaria e agli uomini e alle donne che ci lavorano”, ha evidenziato all’evento Gerry Scotti. “Visto che siamo alla Scala e che ieri alla ‘Scala del calcio’ hanno fatto quel bellissimo omaggio a tutto il settore degli ospedali: dei medici e degli infermieri – ha detto il giudice di Tu Si Que Vales alludendo alla coreografia del derby Milan Inter allo stadio di San Siro – vi chiedo di alzarvi in piedi e fare un grande applauso”.