Covid, quarta ondata: Green pass, zone rosse e mascherine, piano del governo pronto

Covid, quarta ondata: Green pass, zone rosse e mascherine, piano del governo pronto. Nessun allentamento della presa almeno fino all’estate

Allentare la presa sulle restrizioni per combattere il Covid-19? Al momento non è un’opzione e non lo sarà nemmeno nei prossimi mesi. Perché la quarta ondata di contagi che velocemente sta invadendo l’Europa fa paura anche dalle nostre parti e il governo non vuole farsi trovare impreparato.

Green Pass
Green Pass, obbligo fino a giugno 2022? (Getty Images)

Quindi nei prossimi mesi cambierà nulla nelle pratiche quotidiane degli italiani, anche se l’inoculazione massiccia della terza dose, cominciata da qualche settimana, aiuterà. ma come anticipa oggi ‘Il Corriere della Sera’ quello è solo uno dei piani sui quali si muoverà la prevenzione da qui all’estate del 2022.

Già, perché il nuovo confine temporale fissato dall’esecutivo è quello. E non a caso l’idea cardine è prorogare l’obbligo del Green Pass in tutti i luoghi e occasioni nei quali è già previsto oggi almeno fino al giugno 2022. Con buona pace degli irriducibili e dei ‘No Pass’, sarà così. Come è praticamente certo che lo stato di emergenza sarà prorogato fino al 31 marzo del prossimo anno e per questo resteranno in piedi il Cts e la macchina vaccinale coordinata dal generale Figliuolo.

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Covid, quarta ondata: hub vaccinali verso le riaperture in tutte le regioni

Ma non c’è solo questo nei piano del governo. Sicuramente, secondo le anticipazioni del quotidiano, rimarrà in vigore l’obbligo della mascherina al chiuso come ha ribadito ancora di recente il ministro della Salute, Roberto Speranza. Quello, accanto all’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori e per avere accesso in tutti i luoghi pubblici, rimane la madre di tutte le regole.

Campagna vaccinazioni
Vaccino Covid, riaprono gli hub regionali (Getty Images)

Altro punto fermo, la riapertura degli hub vaccinali che in diverse regioni erano stati chiusi. Una decisione che qualcuno sperava definitiva e invece sarà solo temporanea: l’Italia ha ancora necessità di vaccinarsi, incrementando i ritmi delle terze dosi. E per questo ai governatori interessati è già stato chiesto di rimettere in piedi le struttura dismesse mesi fa.

Strettamente legato alle regioni c’è anche il discorso delle zone rosse e gialle che negli ultimi mesi era stato accantonato, con il miglioramento delle condizioni generali in Italia. Tutto il Paese permane in zona bianca, ma da qui a prima di Natale alcune regioni come Friuli-Venezia Giulia, Marche, Calabria ma anche la provincia autonoma di Bolzano potrebbero passare al giallo.