Morte di Samuele, parla l’avvocato della famiglia: “Cannio? Trasmetteva tranquillità”

“Il senso di riservatezza e tranquillità che trasmetteva Mariano Cannio era un buon motivo per affidargli una casa per le pulizie, in presenza di una donna incinta e di un bambino di quattro anni.” Queste le parole di Domenico De Rosa, avvocato della famiglia di Samuele Gargiulo, il bambino morto dopo essere caduto da un balcone della sua abitazione a Napoli. Accusato della morte di Samuele è il domestico Mariano Cannio, che ha prima evocato un capogiro e poi una sua presunta infermità mentale per spiegare il suo gesto.

L’avvocato della famiglia Gargiulo, Domenico De Rosa

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Gesto intorno a cui le domande sono ancora tante. Prima fra tutte: perché Cannio avrebbe voluto uccidere il bambino di una famiglia presso cui prestava servizio da anni? L’avvocato De Rosa, rispondendo ai cronisti, auspica che si arrivi presto alla verità e, al contempo, difende le scelte della famiglia Gargiulo: “Non hanno alcuna responsabilità di carattere morale. C’è stato chi ha affermato che i genitori di Samuele abbiano lasciato andare il figlio con superficialità nelle mani di una persona che non sta bene. A noi quest’ultima cosa non risultava affatto: i rapporti di Cannio con la famiglia erano di estrema normalità.”