Arriva la commissione parlamentare d’inchiesta sulle Ecomafie in Sicilia per accendere i riflettori per la prima volta sul sistema di depurazione delle acque reflue. “Scaricabarile” sintetizza così Stefano Vignaroli, presidente della commissione, a margine delle audizioni del governatore Musumeci e della sua Giunta. E sulla situazione di Palermo lancia l’allarme: “Percolato scaricato in depuratori non funzionanti e finito direttamente in mare”.
Secondo il presidente Vignaroli “è difficile dare una colpa a qualcuno: lo scaricabarile lo abbiamo sentito un po’ da parte di tutti e magari anche noi dal potere centrale abbiamo le nostre colpe come, per esempio, i controlli e le Arpa”.
“I problemi sono tanti e ovviamente la Regione è una dei corresponsabili di questa situazione che dura da decenni -osserva Vignaroli- La mancata depurazione delle acque costa 160mila euro al giorno in sanzioni comunitarie verso l’Italia”.