Nella giornata di oggi è stato convocato il Consiglio dei ministri: l’ordine del giorno conteneva l’estensione dell’obbligo di green pass. Il provvedimento non dovrebbe riguardare i lavoratori statali e privati che lavorano a contatto con il pubblico, ma solo i dipendenti di aziende del settore sanitario e delle mense.
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Il Corriere della Sera ipotizza che l’intenzione del primo ministro Mario Draghi potrebbe essere quella di ampliare gradualmente la platea dell’obbligatorietà del green pass. L’obiettivo di chiudere l’intesa per estenderlo a tutte le aziende private e della Pubblica Amministrazione senza arrivare ad imporre l’obbligo vaccinale viene rimandata alla prossima settimana dopo l’ostruzionismo della Lega alla Camera.
Green Pass, Salvini mediatore per la “linea morbida”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, può rivendicare due vittorie. Dopo aver ritirato tutti gli emendamenti al testo di conversione in legge del decreto del 6 agosto evitando che il governo ponesse la questione di fiducia, ha fatto votare al suo partito quelli posti da Fratelli d’Italia (che non sono passati).
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Salvini assicura che dall’incontro avuto con Draghi al Salone del Mobile di Milano non sia arrivata nessuna intenzione di imporre l’obbligo vaccinale a tutti. Allo stesso tempo, il leader della Lega rivendica lo stanziamento di 50 milioni di euro per i tamponi gratuiti.