L’incendio che questa mattina, intorno alle 11, è divampato in un palazzo del centro di Torino non accenna a placarsi. Alle 15 circa le fiamme hanno ripreso vigore, distruggendo praticamente tutti gli attici e le mansarde nell’edificio che dà su piazza Carlo Felice, nel pieno centro del capoluogo piemontese. Tutta l’area intorno la stazione di Porta Nuova è stata evacuata. Il traffico veicolare è stato interdetto. Da un primo bilancio si contano cinque feriti e almeno cento sgomberati fra abitanti e negozianti.
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La grossa nube nera è visibile da tutta la città. Le fiamme sembrano essere divampate, secondo la prima ricostruzione degli investigatori, a causa della saldatrice di un fabbro che stava operando su una cassaforte in uno degli appartamenti coinvolti. “La situazione è critica – informa il comandante dei vigili del fuoco, Agostino Carrolo – il fuoco sta correndo è stiamo cercando di creare uno sbarramento con gli idranti, ma è un intervento in quota molto difficile. Per il momento non possiamo agire dall’interno ma solo esternamente. Ci sono stati anche alcuni crolli.” Le fiamme hanno infatti ripreso vigore poco dopo le 13, a causa del crollo di un solaio.
Le fiamme, che fino ad allora avevano interessato principalmente i piani alti, si sono così propagate anche verso il basso. Gli appartamenti sul lato di piazza Carlo Felice e via Lagrange sono ormai andati distrutti e in molti hanno perduto tutte le loro cose, oltre all’abitazione stessa. Un fatto, questo di Torino, che avviene a pochi giorni dal disastro che ha colpito un grattacielo di lusso a Milano.