Covid, l’allarme dell’Oms in Europa: c’è il rischio di una nuova ondata

Covid, l’allarme dell’Oms in Europa: c’è il rischio di una nuova ondata. I casi stanno aumentando del 10% negli ultimi giorni

OMS
Covid, l’allarme dell’Oms in Europa: c’è il rischio di una nuova ondata (Foto: Getty)

La vaccinazione a spron battuto in tutta Europa sta portando ad una copertura pressochè totale della popolazione a rischio, almeno con la prima dose. Questo però non è sufficiente a proteggere da tutte le varianti, in particolar modo da quella Delta, proveniente dall’India. Studi recenti testimoniano l’importanza di completare l’intero ciclo di immunizzazione per evitare contagi e soprattutto eventuali forme acute della malattia dovuta al Coronavirus.

Tutte le varianti Covid sono coperte efficacemente dopo il completamento del ciclo vaccinale“. A ribadirlo è stata la Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia.

Nel documento di analisi viene recitato esplicitamente: “In media per tutte le varianti identificate, l’87,2% degli infettati non risultava vaccinato. Solo l’8,1% aveva ricevuto almeno un’iniezione e il 4,7% era già alla fine del doppio ‘shot’. La copertura vaccinale abbatte drasticamente il rischio di contagio e comunque l’eventuale sviluppo della malattia in forma grave. In particolare, dopo il completamento del ciclo vaccinale e trascorsi 14 giorni dalla seconda e ultima somministrazione, l’immunizzazione è pressochè uguale per tutte le varianti attualmente conosciute“.

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Covid, l’allarme dell’Oms in Europa: c’è il rischio di una nuova ondata

Nuova ondata Covid
Covid, l’allarme dell’Oms in Europa: c’è il rischio di una nuova ondata (Foto: Getty)

Nonostante le dosi sufficientemente approvvigionate ai vari Paesi UE, l’Oms fa sapere di essere piuttosto preoccupata per la situazione del Vecchio Continente. I contagi sono pericolosamente in aumento nell’ultimo periodo e hanno fatto registrare un 10% di rialzo che deve mettere tutti sull’attenti. Sostanzialmente la pandemia non è finita per l’Organizzazione Mondiale della Sanità e presto potremmo rivivere una nuova ondata. Qualcosa di simile si è verificato anche in Australia, dove attualmente sono stati costretti ad un’ulteriore lockdown per limitare il nuovo spread. La regola è sempre la stessa, accelerare il più possibile con i vaccini per limitare l’impatto delle positività.