Un documento interno della Nestlè sulla qualità dei prodotti è filtrato fuori dal colosso della produzione alimentare e rivela l’incredibile giudizio dell’azienda sui propri prodotti, in particolare i dolciumi.

Nel 2005 la Nestlè è diventata la più grande azienda di produzione di alimenti e bevande del mondo, con un profitto di ben 6.1 miliardi. Un sistema di notazione australiano, avrebbe recentemente assegnato un punteggio molto basso alla qualità dei suoi prodotti, con i gelati e dolci in genere che hanno conseguito i valori più bassi.
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Si parla di una votazione media di 3.5 su 5: secondo il Financial Times, la Nestlè avrebbe incredibilmente riconosciuto la validità del giudizio. Il giornale americano riporta da un documento riservato: “Più del 60% dei prodotti alimentari venduti con marchi della grande distribuzione non può essere definito sano secondo i criteri attestati“.
Nestlè, la reazione della compagnia: pronta la rivoluzione

Il gruppo Nestlè ha avviato circa quindici anni fa la strategia Nutrizione, salute e benessere. Da due anni ha adottato anche un sistema di valutazione interna, chiamato Nutriscore. Tutti i prodotti sono giudicati con un voto da A ad E. Uno degli alimenti che ha preso la peggiore valutazione è l’acqua aromatizzata all’arancia San Pellegrino.
Nestlé, la compañía alimentaria más grande del mundo, reconoce en un documento interno que más del 60% de sus productos no cumplen con los criterios necesarios para ser saludables y que algunos “nunca serán saludables por mucho que se renueven” https://t.co/ySAAZElHgg
— EL PAÍS (@el_pais) June 1, 2021
Il documento interno dell’azienda si chiederebbe dunque come sia possibile che un prodotto abbia un giudizio così basso. Un portavoce del gruppo, contattato da France Presse, non ha confermato la notizia. Ha spiegato, però, che effettivamente la Nestlè sta studiando delle strategie che migliorino la qualità dei prodotti in termini di salute e nutrizione.