Romeo (Lega) a iNews24: “Assoluzione Salvini, non sussistono le tesi dell’immigrazione senza limiti”

Il capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, esprime soddisfazione per l’assoluzione del suo segretario ed ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel processo sul caso Gregoretti: “Giustizia è stata fatta”. Sull’operato della ministra Lamorgese, così come sull’emergenza sbarchi che negli ultimi giorni ha investito Lampedusa, il senatore del Carroccio non ha dubbi: “Bisogna fermare le partenze, sia Draghi a prendere in mano la situazione”

Massimiliano Romeo (screenshot da Facebook)

Alla fine il giudice delle indagini preliminari, Nunzio Sarpietro, ha assolto Matteo Salvini dall’accusa di sequestro di persona e abuso d’ufficio nell’ambito del processo Gregoretti,  decidendo per il “non luogo a procedere”. Come commenta la notizia?

“Direi che giustizia è stata fatta. Il fatto non sussiste, così come non sussistono le tesi dell’immigrazione senza limiti e dell’estremismo umanitario”

Diciotti, Gregoretti e Open Arms: tre casi simili, eppure con tre decisioni diverse. Nel primo caso fu la Giunta per le immunità del Senato a impedire il processo; oggi invece, dopo l’autorizzazione parlamentare, è stato il giudice a stabilire per il non luogo a procedere, mentre per il caso Open Arms il processo si farà. Come se lo spiega?

“È una bella domanda… Non me lo spiego, perché è davvero difficile capire il motivo per cui, sugli stessi capi d’imputazione, i magistrati possano decidere in un modo a Catania e in un altro a Palermo. Penso che tutto ciò la dica lunga su quanto questo non sia un Paese normale, anche perché altrimenti certe cose non potrebbero accadere di certo”

L’assoluzione di Salvini e le ripercussioni nel Governo

open arms salvini
Matteo Salvini ( Getty Images)

Secondo lei, quest’assoluzione può cambiare qualcosa nei rapporti tra le forze di maggioranza, soprattutto riguardo il tema dell’immigrazione?

“Siamo in un governo con alcune forze politiche che sul tema dell’immigrazione la pensano diametralmente all’opposto rispetto a noi e sappiamo bene che non è facile trovare una sintesi.  Quello che però almeno chiediamo, visto che siamo un governo europeista, come ama definirlo il Presidente Draghi, è di poter fare ciò che fanno gli altri Paesi in Europa, ovvero controllare i confini e difendere il territorio. Abbiamo visto come in Francia, Spagna e Germania difendano le loro frontiere… ecco, noi vogliamo semplicemente poter applicare solo lo stesso metodo, già cosi sarebbe un miglioramento non da poco”

E tornando al Governo, come giudica il lavoro del ministro Lamorgese, anche alla luce dell’ultima emergenza a Lampedusa?

“Noi non crediamo che la strada giusta da percorrere possa essere, ancora una volta, quella dei ricollocamenti. Non ha alcun senso riproporre un accordo come quello di Malta, che praticamente naufragò fin da subito e non sortì alcun effetto. Figuriamoci adesso, con le elezioni alle porte sia in Francia che in Germania, se potremo mai riuscire a redistribuire veramente i migranti. Ripeto, non può essere questa la soluzione, anzi quando si torna a parlare di ricollocamenti, è perché in realtà non si è in grado di risolvere il problema”

Gli accordi bilaterali per fermare le partenze

Immigrazione
Sbarchi (da Getty)

Quale potrebbe essere invece una soluzione?

“La strada maestra deve essere quella di coinvolgere l’Europa, ma soprattutto di mettere in campo attraverso  finanziamenti comunitari, degli strumenti in grado di risolvere il problema all’origine, e quindi coinvolgendo i Paesi da cui partono i migranti. Dobbiamo assolutamente stringere accordi bilaterali con la Libia, la Tunisia e l’Algeria, ma per farlo serve che sia il premier Draghi a prendere in mano la situazione, non basta che sia la Lamorgese. Tra l’altro, tempo fa se non ricordo male, su questi temi anche il Pd con Minniti fece qualcosa per cercare di contenere il fenomeno migratorio…”

Quindi, sull’immigrazione auspicate di trovare dei punti di accordo che siano trasversali?

“A parlare sono i fatti e i numeri. Il metodo Salvini aveva fermato l’immigrazione clandestina, ma dal momento che in questo governo d’unità nazionale non siamo solo noi a decidere, non abbiamo alcuna pretesa di dettare i nostri metodi. Quello che auspichiamo però, è che almeno si consideri di prendere spunto dai risultati ottenuti quando al Viminale c’era Salvini, e da quelle che obiettivamente si sono dimostrate delle soluzioni utili a contenere gli sbarchi. È l’unico modo per far sì che, finalmente, il fenomeno migratorio venga governato e non soltanto subito”