Cashback, attenzione: arriva un annuncio che sa tanto di clamoroso indizio sul futuro del programma. Ecco cosa succederà nei prossimi mesi.

In un modo o nell’altro, è già finita la grande era del cashback in Italia. Sembrava un’iniziativa destinata a durare negli anni, a diventare una normalità a cui un giorno non ci avremmo fatto nemmeno più caso, e invece cala già il sipario sull’iniziativa lanciata dal precedente governo di Giuseppe Conte.

Cashback, si va verso la chiusura totale?
Lo scopo, come noto, era quello di arginare l’enorme evasione fiscale in Italia e incentivare al pagamento con carta digitale attraverso un bonus economico. Questo, alla fase sperimentale, è stato di 150€ per appena 10 operazioni durante il periodo natalizio. Ma i problemi sono sorti dopo, in questo nuovo 2021, quando oltre alla riconferma del programma è stato lanciato in parallelo anche il supercashback.
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Questo, infatti, oltre ad appesantire enormemente le casse dello Stato ha finito anche col generare infinite polemiche a causa dei furbetti e dei tanti escamotage attuati per scalare la classifica. Così, col passaggio di consegne a Palazzo Chigi e nel frattempo tutte le vicissitudini del caso, ecco che arriva il dietrofront: ridimensionamento o addio totale. E’ tra le due che bisogna decidere adesso, anche se tutto fa pensare più a una chiusura.
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Un indizio, volendo, è arrivato anche dall’intervento di Vittorio Colao pronunciatosi di recente sulla vicenda. Per il ministro dell’Innovazione, infatti, lo scopo è stato già raggiunto: “Non mi preoccupa una chiusura, perché sono già stati registrati tantissimi metodi di pagamenti e gli italiani grazie al cashback hanno imparato a fare cose che prima non facevano. L’effetto traino c’è già stato”. Significa che quindi la missione è conclusa?