Aumenta al 7,6% il tasso di positività al virus in Italia. Non si esclude il passaggio di nuove Regioni in zona rossa
La diffusione dei contagi da Covid-19 sempre più impetuosa sta preoccupando il mondo scientifico. In particolare, il diffondersi delle cosiddette varianti, soprattutto quella inglese, vede l’Italia macchiarsi sempre più di rosso.
Il continuo monitoraggio sulla curva del virus consente di intervenire immediatamente con nuove restrizioni, più rigide nelle zone a rischio. Intanto a partire da lunedì 8 marzo, la ripartizione in colori delle Regioni sarà la seguente: Calabria, Lazio, Liguria, Puglia, Valle d’Aosta e Sicilia saranno in zona gialla. In zona arancione finiranno invece la Toscana, il Vento, l’Abruzzo, l’Emilia Romagna, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia, le Marche, l’Umbria, il Piemonte e le province autonome di Bolzano e di Trento. In zona rossa entreranno invece la Campania, il Molise e la Basilicata. Ad oggi, solo la Sardegna è collocata in area bianca.
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Il Governo è pronto ad intervenire con ulteriori provvedimenti

Nonostante sia entrato in vigore il nuovo Dpcm, il Governo Draghi è pronto ad intervenire con ulteriori provvedimenti laddove necessari.
Il tasso di positività al virus in Italia sale a 7.6% con gli ultimi 21 mila positivi e i 207 decessi. Dati che spaventano gli scienziati che hanno più volte ribadito la loro posizione, chiedendo al Governo restrizioni rafforzate a livello nazionale e locale.
Aumenta anche il numero dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva con 2.605 pazienti. Numerose sono le regioni che hanno superato la soglia critica del 30% di occupazione dei posti in rianimazione.
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Con la nuova impennata dei contagi che si sta registrando non si escluderebbero dunque ulteriori provvedimenti e nuove zone rosse. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato che sarà questo un mese molto difficile a causa delle varianti che sono molto aggressive ed interessano anche la popolazione più giovane.