Aperte le richieste per ottenere il bonus pubblicità 2021: requisiti e cosa fare per ottenere il credito d’imposta

Dal 1° marzo e fino al 31 dello stesso mese sarà possibile chiedere il bonus pubblicità che quest’anno è riconosciuto per il 50% del valore degli investimenti pubblicitari su giornali e periodici, anche in formato digitale, per un massimo di 50 milioni di euro. Per accedere al credito d’imposta serve presentare la comunicazione tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate.
Ricordiamo che l’incentivo è per imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Nel mese di marzo vanno comunicati gli investimenti da effettuare nel 2021 per i quali si vuole usufruire dell’incentivo e dal 1° al 31 gennaio 2022 si passa poi alla seconda fase della domanda che prevede la conferma degli investimenti mediante dichiarazione sostitutiva.
Per gli anni 2021 e 2022 persiste il regime differenziato in base alla tipologia d’investimento. Per quelli sulla ‘stampa’ non vale il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, come requisito per l’agevolazione, rispetto a quello dell’anno precedente.
Il credito di imposta per emittenti televisive e radiofoniche locali è riconosciuto per il 75% del valore incrementale, a patto che superi dell’1% almeno gli analoghi investimento dell’anno precedente.
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Come ottenere il bonus pubblicità
Chi vuole usufruire del credito d’imposta deve presentare la comunicazione per l’accesso, la quale contiene i dati degli investimenti fatti o da fare. Poi c’è la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati, a dimostrazione che gli investimenti in questione sono realmente avvenuti nell’anno agevolato.
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L’ammontare dell’incentivo effettivamente fruibile da ciascun richiedente viene stabilito con un provvedimento del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, presente sul sito istituzionale dello stesso. Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, che va presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.