Facebook ha deciso di chiudere la pagina Facebook dell’esercito del Myanman dopo i fatti che hanno portato al golpe del 1° febbraio

Facebook ha deciso di chiudere la pagina gestita dall’esercito del Myanmar (ex Birmania) a seguito dei fatti che hanno portato al colpo di stato del 1° febbraio ed alla repressione delle manifestazioni dei militari che ha visto due vittime.
L’account si chiama Tatmadaw – True News Information Team e, secondo quanto riferito da Facebook in un comunicato ufficiale, ha “violato le regole della comunità che vietano l’incitamento alla violenza” diverse volte.
Migliaia di cittadini sono scesi in piazza anche stamane per protestare, mentre la moglie di Lu Min, famoso attore, ha denunciato l’arresto di quest’ultimo dopo aver preso parte alle manifestazioni.
LEGGI ANCHE—> MeToo in Grecia, arrestato l’attore Dimistris Lignadis per stupro
Proteste in Myanmar, l’Onu condanna la repressione

LEGGI ANCHE—> Spagna, quarta notte di proteste per l’arresto di un rapper: scontri e feriti
António Guterres, segretario generale dell’Onu, ha condannato l’uso “della forza letale” in Myanmar. “L’uso della forza letale, dell’intimidazione e delle violenze contro i manifestanti pacifici è inaccettabile. Ognuno ha il diritto di protestare pacificamente. Faccio appello a tutti i partiti a rispettare i risultati delle elezioni e di tornare alle norme civili”, ha scritto in un tweet a seguito dell’uccisione di due manifestanti, di cui uno minorenne, da parte di alcuni agenti.
I condemn the use of deadly violence in Myanmar.
The use of lethal force, intimidation & harassment against peaceful demonstrators is unacceptable.
Everyone has a right to peaceful assembly. I call on all parties to respect election results and return to civilian rule.
— António Guterres (@antonioguterres) February 21, 2021