Proteste in Russia per l’arresto di Alexey Navalny, l’oppositore principale di Putin. Sono oltre 3mila gli arresti

Sono ore di caos e forti proteste in Russia, dove migliaia di protestanti sono scesi in piazza contro la detenzione di Alexey Navalny, il principale oppositore di Vladimir Putin. Secondo quanto riferito dall’Onu Ovd-Info sul suo sito ufficiale, ad ora sono oltre 3mila i manifestanti arrestati, di cui 469 a Mosca e 211 a San Pietroburgo.
Nello specifico, pare che in Piazza Sennaya – sempre a San Pietroburgo – anche i giornalisti siano stati: “Brutalmente fermati, nonostante i gilet con su scritto Stampa e i tesserini” fa sapere la testata online Meduza. Tra gli arrestati anche Georghi Markov, fotoreporter che stava facendo alcune foto per il sito web Znak.com. Tra gli altri, la polizia russa ha fermato anche Yulia Navalnaya, la moglie di Aleksey Navalny.
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Proteste in Russia, fermata la moglie di Navalny

Continuano le forti proteste in Russia per la detenzione di Alexey Navalny, principale oppositore di Vladimir Putin che si trova in carcere dallo scorso 17 gennaio. Tra gli oltre 2mila manifestanti già fermati, c’è anche la moglie Yulia Navalnaya. La donna si stava incamminando insieme ad un gruppo verso il carcere Matrosskaya Tishina di Mosca, dove si trova suo marito. Un video pubblicato dal portale online Meduza mostra un video nel quale alcuni presenti urlano in coro “Libertà” mentre la Polizia li ferma.
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Intanto, anche Oltreoceano gli Stati Uniti si sono espressi su quanto sta accadendo. Nello specifico, è lo stesso presidente Joe Biden a condannare le: “Tattiche brutali usate dalla Russia contro manifestanti pacifici e giornalisti. Rinnoviamo l’appello a rilasciare i detenuti per aver esercitato i loro diritti, a partire da Aleksey Navalny“.