Mark Zuckerberg, patron di Facebook, ha annunciato la volontà di non raccomandare più i gruppi militanti o politici con l’avvicinarsi delle elezioni

“Non raccomandiamo più gruppi militanti o politici negli Usa con l’avvicinarsi delle elezioni ed intendiamo estendere la regola a tutti”. Queste le parole d’esordio di Mark Zuckerberg, CEO di Facebook, nel corso della presentazione dei risultati dell’ultimo trimestre da parte del colosso dei social media. L’obiettivo è quello di ridurre i contenuti a tema politico nei principali feed di notizia degli utenti, in modo da “abbassare la temperature e scoraggiare conversazioni divisive”.
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Facebook, la decisione di Zuckerberg al vaglio degli esperti

Zuckerberg ha fatto sapere anche che i gruppi di sviluppo stanno cercando il modo giusto di ridurre la visibilità dei contenuti politici sulle bacheche degli utenti. “Sarà sempre possibile partecipare a discussioni e gruppi politici, per chi lo desidera”, ha spiegato.
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La comunità di Facebook, però, avrebbe fatto capire che gli utenti non vogliono che politica e discussioni abbiano la precedenza su altre questioni. Intanto, Zuckerberg può sorridere grazie alle vendite per quasi 86 miliardi durante l’anno 2020, generandone 29 di profitti. Una crescita del 58% rispetto l’anno prima.