Caso Maiorana, dopo anni potremmo trovarci di fronte a una svolta di un mistero iniziato nel 2007 quando padre e figlio scomparvero nel nulla.

Erano scomparsi nel nulla il 3 Agosto del 2007. E dopo qualche settimana di ricerche da parte delle forze dell’ordine, intorno alla sparizione di Antonio Maiorana e del figlio Stefano iniziò un vero e proprio mistero che negli anni non ha mai trovato una spiegazione. La loro auto fu rinvenuta vicino l’aeroporto di Palermo. La prima ipotesi degli inquirenti fu quella di una fuga finita male, ma nei mesi successivi non venne trovata nessuna conferma a sostegno di questa tesi. Adesso però, una scoperta fatta vicino Palermo potrebbe cambiare tutto. In una diga nei pressi della città siciliana sono stati infatti ritrovati due corpi, e la Procura ipotizza che possa trattarsi di loro.
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Caso Maiorana, le indagini furono riaperte nel 2019

Nel 2019 le indagini sulla loro scomparsa erano state riaperte. La procura ipotizzò che Antonio Maiorana stesse ricattando un costruttore di nome Francesco Paolo Alamia con un video pornografico. Un ricatto che i magistrati ritenevano fosse legato all’acquisto di alcune quote di società operanti nell’Isola delle Femmine. Il ritrovamento, che a quanto si apprende è avvenuta tra Novembre e Dicembre dello scorso anno, è stato reso possibile grazie all’abbassamento delle acque che ha consentito ai sommozzatori di fare questa macabra scoperta.
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Oltretutto, la diga Garcia, il luogo in cui sono stati scoperti questi due cadaveri, si trova molto vicino al comune di Roccamena, tristemente noto per essere diventata (nonostante in realtà non ci siano prove a riguardo se non una serie di inquietanti coincidenze) la foibe della mafia.