
Il deputato pentastellato Michele Gubitosa, non risparmia gli attacchi al segretario di Italia Viva: “Renzi tiene in ostaggio il Paese”. Nessun dubbio invece sulla leadership del premier e sull’opportunità di proseguire con questo governo: “Conte è un uomo perbene, che rispetta le istituzioni e ama il Paese”
Onorevole, l’esperienza di questo governo sembrerebbe davvero avere le ore contate. Stasera il Cdm, poi dal giorno dopo sapremo se la crisi si aprirà effettivamente. Lei che idea si è fatto a riguardo?
“Siamo in piena pandemia, il virus continua a correre, abbiamo ancora purtroppo centinaia di morti al giorno, le aziende sono piegate dalla crisi… eppure c’è qualcuno che, nel modo più immaturo e spregiudicato possibile, continua a tenere in ostaggio un’intera nazione con queste manfrine indegne, che tanto ricordano la vecchia politica. Sinceramente lo trovo inaccettabile”
La minaccia di Renzi e il rischio di una crisi di governo

Quindi dopo settimane di minacce da una parte e dall’altra, possiamo dire che almeno stavolta quello di Renzi non era un bluff?
“Chiamatelo come volete, io direi che abbiamo semplicemente avuto l’ennesima conferma di come Renzi abbia dimenticato cosa voglia dire per un politico “servire il proprio Paese”. Ma scusi, con l’Italia ancora in piena crisi sanitaria ed economica, con una terza ondata di contagi che si sta abbattendo sul Paese, con la campagna vaccinale appena iniziata e il prossimo fondamentale appuntamento del Recovery Fund, a lei sembra normale avere il tempo di dedicarsi a questi giochetti di palazzo? “
Non sarà anche che sia voi del M5s che il Pd, forse avete sottovalutato la strategia del leader di Italia Viva ?
“Ci siamo fidati, dal momento che almeno in linea teorica, dovrebbe essere un alleato di governo. Sarò molto franco: se davvero Renzi si dimostrerà così irresponsabile, al punto tale da arrivare a ritirare i suoi ministri, per quello che mi riguarda non potrà più esserci un governo del Movimento 5 stelle con Italia Viva. Si tratterebbe di una chiusura totale e definitiva”
Rimpasto, governo Conte-ter o elezioni anticipate

Quale scenario ritiene più probabile in questo momento: un semplice rimpasto, un Conte-ter (anche senza renziani), un’esecutivo di transizione o il ritorno alle urne?
“Al momento preferisco non ipotizzare altri scenari, conservo ancora la flebile speranza che Renzi alla fine rinsavisca ed eviti di aprire la crisi di governo. Se non riesce a capirlo lui da solo, mi auguro che siano i suoi parlamentari a farglielo capire e a spingerlo a riflettere sulle potenziali conseguenze della sua strategia. Personalmente non ho dubbi nell’esprimere tutto il mio sostegno e la mia lealtà al presidente Conte, che si è dimostrato un uomo perbene, con un forte senso delle istituzioni e motivato dall’amore verso il proprio Paese”
Ma qualora ciò non avvenisse, se da domani la crisi si aprisse veramente?
“Non voglio pensarci. Per me esiste un solo “Piano A”: che prevede di continuare a lavorare con il governo Conte-2 per risollevare un paese profondamente colpito dalla pandemia e piegato dalla crisi economica, concentrandoci e collaborando con le altre forze parlamentari per trovare il miglior modo possibile per spendere i soldi del Recovery Fund. Queste dovrebbero essere le nostra priorità in questo momento e non gettare l’Italia in una crisi al buio, dalla quale sinceramente non credo ci sia da aspettarsi nulla di buono”