Crisi di governo, il premier Conte ha aperto per la prima volta alla possibilità di un rimpasto all’interno dell’esecutivo.

Fonti del governo all’interno della maggioranza riferiscono che nel fine settimana, potrebbe tenersi un Consiglio dei Ministri per discutere del Recovery Plan, una trattativa che è entrata nel vivo in questi giorni, e che nelle ultime settimane è stata forse il vero ago della bilancia nello scontro tra Renzi e premier ( senza però sottovalutare quanto conti in questa partita la questione inerente alla delega sui servizi segreti). Il Ministro dell’Economia Gualtieri ha presentato nella giornata di ieri l’ultima bozza del Recovery, e adesso non resta che attendere che Italia Viva visioni il documento e decida a quel punto che strada prendere. Difficile capire come si risolverà questa situazione. Da un lato, i toni di questo scontro politico sono sempre più alti e a leggere le ultime dichiarazioni di Maria Elena Boschi, resta difficile pensare che questo strappo sia ricucibile.
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Crisi di governo, Italia Viva vuole le dimissioni di Conte

Eppure Renzi da settimane continua ad attaccare duramente l’esecutivo salvo poi tendere improvvisamente la mano facendo chiaramente intendere che la sfiducia non è inevitabile. A onor del vero, si tratta di una strategia che l’ex premier ha sempre utilizzato da quando è in politica. L’unica certezza forse, o almeno è tale all’interno di Italia Viva, è che in nessun caso si andrà a elezioni anticipate. Per quanto riguarda invece quest’ultimo testo del Recovery Plan, il premier Conte l’ha commentato sottolineando come “le proposte e le osservazioni sin qui indicate dalle forze politiche si sono rivelate contributi utili ad arricchire e a migliorare il piano”. Per la prima volta Conte, ha inoltre aperto alla possibilità di un rimpasto di governo, rafforzando così indirettamente le voci che parlano di un’imminente entrata nell’esecutivo di Maria Elena Boschi.
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Ma il Presidente del Consiglio ha però anche richiamato alla responsabilità le varie forze politiche, e non bisogna inoltre dimenticare che al momento i renziani vorrebbero le sue dimissioni e un nuovo governo con un altro premier.