La seconda ondata del Covid ha incrementato il tasso di mortalità soprattutto nel Nord Italia. Boom di decessi in Piemonte e Valle d’Aosta
Continua a preoccupare l’emergenza Covid. Nonostante i vaccini siano finalmente realtà e stiano venendo distribuiti in tutto il mondo, è quantomai importante continuare a rispettare le norme igienico sanitarie per contenere il contagio. La seconda ondata della pandemia ha già colpito duramente l’Italia, con numeri parecchio sconfortanti.
Stando a quanto riportato dall’Istat – con il suo ultimo report sull’incidenza del Covid nella mortalità – si nota come soprattutto il nord Italia se la sia dovuta vedere con alcune drammatiche conseguenze. “Rispetto a marzo, in Valle d’Aosta incremento dei decessi pari +139% durante la seconda ondata, Piemonte +98%” si legge: “Si tratta di numeri preoccupanti, in quanto nella prima ondata si parlava rispettivamente di +71% e +77%”.
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Seconda ondata, Istat: “Morti incidono per il 9,5%”

Continuando a leggere il report fornito dall’Istat, è ancora più evidente quanto la seconda ondata del Covid abbia inciso sui morti in Italia. “Solamente da fine febbraio a novembre, i decessi per Coronavirus rappresentano il 9,5% del totale” si legge nel report: “Nel corso della prima ondata, la quota è stata del 13%, mentre nella seconda è salita al 16% a livello nazionale“.
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Anche tenendo conto dei contributi per fasce d’età, i numeri sono drammatici. “Per la classe 0-49 anni, incidenza pari al 4%. Tra i 50 e i 64 anni, il dato raddoppia: 8% sul totale” ha concluso l’Istat: “Infine, 11% nella classe 65-79 anni e 8% sugli over 80“.