È ancora incredulo Lorenzo Paris, amico e collega di Agitu Ideo Gudeta, l’imprenditrice simbolo dell’integrazione in Trentino, uccisa martedì 29 dicembre nella sua casa a Maso Villalta a Frassilongo, nelle montagne trentine. Adams Suleimani, pastore dipendente della sua azienda La Capra Felice, ha confessato di averla uccisa e violentata mentre era ancora agonizzante. “La cosa che mi ha lasciato scioccato è la solitudine in cui è morta. Agitu era solare, sempre circondata da tante persone e invece ieri era sola”. Lorenzo Paris conosceva la quarantaduenne da circa tre anni e si incontravano tutte le settimane a Trento al mercato dell’economia solidale.
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Quando è stata l’ultima volta che ha parlato con Agitu Ideo Gudeta?
“Abbiamo parlato tre o quattro settimane fa del mercato che ha cambiato gestione da meno di un anno. Stavamo ragionando su come pubblicizzarlo e su come sensibilizzare i potenziali clienti all’economia circolare. Agitu amava molto il suo lavoro, era totalizzante per lei, tutta la sua vita girava intorno alla sua azienda. La maggior parte delle sue relazioni sociali nascevano dal lavoro. Ci siamo rivisti in estate, dopo la prima fase della pandemia da Covid-19, quando il mercato era ricominciato e da allora tutte le settimane”;

Com’era Agitu?
“In una parola era un sorriso. Aveva una capacità fortissima di interagire con le persone, caratteristica molto importante anche per il suo mestiere. Era empatica. Al mercato la si sentiva ridere di gusto con i clienti da lontano un chilometro. Aveva la capacità di essere vicina alle persone e caparbia. Stava portando avanti un progetto che nessuno oggi in Trentino intraprenderebbe. Era partita da zero per fare un lavoro che ormai non fa più nessuno. L’allevamento è molto impegnativo, bisogna dedicare la vita agli animali”;
Come viveva il suo lavoro?
“Era tutta rivolta al futuro. Ragionava su uno dei mestieri più antichi, la pastorizia, in chiave moderna. Sognava di aprire un agriturismo, aveva appena aperto un punto vendita fisso a Trento. Il suo lavoro era totalizzante”;
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Da quanto tempo vi conoscevate?
“Da circa tre anni. Lei ha cominciato a fare il mercato dell’economia solidale cinque anni fa, ci conoscevamo da tre anni”;
La reazione di Lorenzo Paris alla morte di Agito Gudeta
Come ha reagito alla notizia della sua morte?
“Quando la notizia è circolata, in un primo momento mi è sembrato assurdo, quasi non ci credevo, però poi mi sono reso conto che invece era successo. È una cosa che non so spiegare, non trovo le parole. Ci ha lasciato sgomenti il modo in cui è successo. Lei ha sempre cercato di dare delle opportunità lavorative ai ragazzi migranti. Il fatto che sia successo proprio in quest’ambito, è drammatico”;
Lei conosceva Adams Suleimani?
“Non lo conoscevo. La Valle dei Mocheni dove lei lavorava è lontana dal centro di Trento. Ci incontravamo principalmente per il mercato. Ho conosciuto solo un ragazzo che lavorava con lei, sempre come pastore, ma gli altri no. Essendo un lavoro difficile, pesante, cambiava spesso aiutanti”;
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Dalle ricostruzioni degli investigatori, è emerso che prima di ucciderla, Suleimani aveva avuto altre discussioni con Agitu Ideo Gudeta per uno stipendio non corrisposto. Si era mai confidata con lei?
“Non parlavamo di lavoro in questi termini. Si parlava in generale, di problematiche comuni. Quando al mercato eravamo vicini con i banchetti discutevamo di agricoltura e della fatica che c’è dietro. L’ultima volta poi, al mercato non eravamo vicini con i banchetti, quindi non ce n’è stata occasione”.