Coronavirus, spunta anche la variante italiana accanto a quella inglese: secondo gli studiosi sta circolando dalla scorsa estate

Una scoperta che a modo suo potrebbe cambiare la storia della pandemia, almeno nel nostro Paese. Perché se nelle ultime settimane a spaventare è la variante inglese del Coronavirus, ora spunta anche una variante italiana del Covid che sarebbe in circolazione dalla scorsa estate.
A darne notizia è il professor Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv) e direttore del Laboratorio di microbiologia dell’Asst Spedali Civili di Brescia., Intervistato da Adnkronos Salute ha spiegato che dai primi di agosto circola una variante italiana del virus, arrivata quindi quasi due mesi prima dell’altra.
Lo studio eseguito a Brescia avrebbe messo in evidenza molti punti di mutazione nella proteina Spike, quella che il virus utilizza per attaccare le nostre cellule. Ma la variante italiana é diversa da quella inglese perché ha ben due punti di mutazione e non uno solo e quindi merita di essere studiata.
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Coronavirus, spunta la variante italiana: ma i vaccini funzioneranno
Il professor Caruso ammette che la scoperta è stata casuale, arrivata “osservando una persistenza virale anomala in un paziente che aveva sofferto di Covid-19 in aprile. Anche dopo la guarigione, i tamponi effettuati da agosto in poi avevano sempre dato esito positivo con virus ad alta carica”.
Così un mese fa a Brescia hanno deciso di creare la sequenza del virus per comprendere i motivi di quella resistenza. A quel punto hanno scoperto una nuova variante, simile a quella inglese che cominciava a manifestarsi anche in Italia. Questo tipo però potrebbe essere in circolazione già da luglio, massimo da agosto.
La domanda fondamentale è una sola: il vaccino Pfizer o i prossimi che arriveranno in Italia saranno efficaci anche su questa variante? Secondo Caruso non corriamo questo rischio perché sarebbero comunque in grado di produrre gli anticorpi necessari e quindi gli italiani possono stare tranquilli. In ogni caso a Brescia gli esami vanno avanti e con l’arrivo dei vaccini ci sarà una ricerca apposita per determinare la loro efficacia anche su questa variante anomala.