Santo Stefano, perché è un giorno rosso da calendario?

Il 26 dicembre si festeggia Santo Stefano, ma cos’ha di così speciale da essere giorno rosso da calendario?

Santo Stefano
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Durante le festività natalizie, il 26 dicembre, capita il giorno di Santo Stefano. Come mai festeggiamo? Perché è un giorno rosso da calendario? Tradizionalmente, in Italia, questo giorno è considerato un prolungamento del Natale per riunirsi e mangiare tutti insieme, senza capirne il vero motivo.

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Nonostante la credenza popolare sia quella di un escamotage dei Governi passati per concedere delle feste in più alle famiglie italiane, non è la corretta motivazione per cui Santo Stefano è un altro giorno utile per riunirsi e terminare tutti gli avanzi delle grosse abbuffate dei giorni precedenti. In effetti, la data è stata istituita nel 1947, in Italia, ma non si celebra solo nel Bel Paese. Nel Regno Unito hanno il Boxing Day che ne è l’equivalente; in Germania è una festa di precetto, non religiosa; in Irlanda è chiamato Lá Fhéile Stiofán; in Spagna si festeggia soltanto in Catalogna con il nome di Sant Esteve. Per finire, Santo Stefano è il Santo Patrono della Serbia che viene festeggiato il 9 gennaio.

Perché si festeggia Santo Stefano?

Santo Stefano è festeggiato il giorno dopo la nascita di Gesù per il calendario gregoriano, motivo per cui la scelta è stata molto dibattuta negli anni. Non è un onore da tutti poter essere affianco alla data di nascita di Gesù ed essere pure festeggiato. La motivazione sta nel fatto che Stefano da Gerusalemme è stato il primo dei sette diaconi, nonché primo martire della fede cristiana.

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Chiamato a testimoniare la fede in Cristo, fu chiamato alla lapidazione ed è stato il primo a dare la vita per Gesù.