Gli impianti sciistici sono stati particolarmente colpiti dal Covid-19, dato che sono delle attività particolari, che potrebbero non riaprire presto.

Il Covid-19 ha distrutto la vita di tante persone e messo in ginocchia il mondo dal punto di vista economico. Sono milioni le persone che in questo periodo hanno perso il lavoro, sono state licenziate o devono avere la propria attività chiusa per poter rispettare le regole imposte dallo Stato per evitar che la pandemia si rafforzi in ulteriori focolai. Gli impianti sciistici hanno particolarmente alzato la voce in questo periodo dell’anno, delle ferie natalizie, il momento più proficuo per queste attività. Alla fine si è deciso di chiudere tutto per evitare assembramenti pericolosi e l’aumento dei positivi alla malattia generatasi nei mercati della carne di Wuhan. L’apertura è stata messa al prossimo 7 gennaio per gli impianti sciistici, ma pare proprio che questa data sia a dir poco ottimistica.
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Impianti sciistici potrebbero non aprire il 7 gennaio: la situazione
Il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute ha fatto dei rilevamenti ed è giunto a preoccupanti conclusioni. Infatti la malattia originatasi a Wuhan è ancora troppo pericolosa per pensare la riapertura degli impianti sciistici per il 7 gennaio. E questo per vari motivi. Innanzitutto i vari mezzi di trasposto, come seggiovie e funivie, presenti negli impianti possono essere assimilati ad autobus o treni, e pertanto bollati come rischiosi e da evitare.
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Poi c’è il problema dei contagi, con una riapertura eventuale che sarebbe possibile soltanto in zona gialla. Tutti gli impianti dovrebbero poi implementare dei sistemi di prenotazione online per gestire perfettamente le persone che arrivano ed evitare assembramenti e fila per usufruire dei vari servizi. Insomma, un resoconto piuttosto negativo, che potrebbe portare ad un nuovo e lungo rinvio dell’apertura degli impianti sciistici per il 2021.