Covid, l’indice Rt scende in tutta Italia ma due regioni sono ancora fuori dalla soglia critica. Il commento dell’ISS

L’indice Rt, quello che ormai abbiamo conosciuto bene come indicatore della situazione sanitaria, cala in tutta Italia ma ci sono ancora due regioni a rischio. Così recita l’ultimo monitoraggio sul Covid-19 illustrato nel consueto report settimanale dell’Istituto superiore della sanità.
Quasdi tutto il Paese è sotto la siglia critica pari a 1. Fanno eccezione però il Veneto nel quale l’indice medio a 14 giorni è valutatol in 1,13 e il Molise. Qui nonostante dati zsempre molto bassi sul numero dei contagiati, l’indice Rt è di 1,07.
Sotto la quota critica invece tutte le altre regioni anche se alcune sono molto vicine. Parliamo di Lazio con Rt 0,98, Puglia a 0,97 e Lombardia a 0,96. Appena sotto anche Marche a 0,93. Provincia di Trento 0,90, Liguria 0,88, Calabria 0,84 e Sardegna 0,82. Respiramno invece rispetto al recente passato Friuli Venezia Giulia e Sicilia a 0,80, Umbria con 0,78, Basilicata 0,77, Provincia di Bolzano 0,76, Abruzzo 0,73, Toscana 0,71, Piemonte e Valle D’Aosta a 0,68, Campania 0,66.
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Indice Rt in discesa ma la curva sta rallentando: la spiegazione di Brusaferro e Rezza

I dati sono confortanti ma non decisivi, quindi meglio non abbassare la guardia e per questo è arrivato il lockdown generale in Italia. Lo ha ribadito illustrfando il report ancora una volta Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanit: “Questa è una curva in decrescita, ma nelle ultime parti comincia una decrescita rallentata. Negli ultimi 7 giorni siamo a 157 casi per 100mila abitanti. Ma come ci siamo detti nelle ultime settimane l’obiettivo è avvicinarci il più possibile al 50 casi per 100mila abitanti negli ultimi 7 giorni”.
Una situazione tristemente comune a molti Paesi europei e non è un caso che tutti, primo o dopo, abbiamo varato una chiusura generalizzata. Il dato posutivo però è che anche se l’età media delle persone ricoverate sta calando, quasi il 75% dei contagiati è asintomatico o con pochi sintomi.
In conferenza stampa anche Giovanni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Ha comnfermato che la riapertura delle scuole resta uno dei primi obiettivi, ma con estrema cautela. Non è tanto un problema degli ambienti in sè, quanto tutta la macchina che si rimette in moto a comincizare dai trasporti. Per questo il governo metterà la massima attenzione al problema.