Vaccino Covid, la bufala dell’infermiera americana morta

Vaccino Covid, appena il tempo di cominciare anche negli Stati Uniti e circolano già le prima bufale. Ma questa è clamorosa

Vaccino Covid la bufala dell’infermiera americana morta (Websource)

I ‘no vax‘ professionisti un’occasione del genere non potevano farsela sfuggire e infatti così è stato. Da qualche pra infatti sul web e via social cirocla la notizia del primo decesso dovuto ad un vaccino Covid. La morta è o meglio sarebbe (e poi capirete perché) una giovane infermiera americana, Tiffany Pontes Dover.

“Il vaccino uccide”, “lei è morta subito dop il vaccino”, sono alcuni dei messaggio diffiusi a tappeto dai ‘no vax’. Quelli americani, più vicini alla fonte della notizia, ma anche quelli italiani. Tutto contro il nuovo vaccino prodotto dalla Pfizer che sta per arrivare anche in Italia. Ma più imn generale contro ogni vaccino, perché a loro non sta bene il principio delle punture di massa.

Fortunatamente per lei e per la sua famiglia, in realtà Tiffany sta bene e sta per tornare anche a lavorare. Come succederà presto anche in Italia, negli Stati Uniti il primo giro dei vaccino anti Covid è stato dedicato al personale sanitario, considerato più a rischio. Come questa ragazza che lavora come infermiera al Chi Memorial Hospital di Chattanooga, nel Tennessee.

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Non tutto però è andato secondo i programmi. come abbiamo scoperto successivamente. Circolano immagini di Tiffany Dover che si accascia dopo la puntura, senza dare segni di vita. In realtà l’infermiera è semplicemente svenuta dopo l’iniezione a causa di una patologia congenita dalla quale è affetta. Una sincope della quale aveva preavvisato lo staff medico che stava eseguenzo le vaccinazioni, anche se questo non ha impedito che stesse male.

Tiffany Pontes Dover (Facebook)

Ma possono bastare quei due fotogrammi per dire che lei è morta e che sia colpa del vaccino? Per i ‘no vax’ sì e da quel giorno per la giovane infermiera e la sua famiglia è cominciato un incubo. Così è stata costretta a postare un messaggio su Youtube spiegando cosa era successo e anche che “sto bene, ho solo avuto uno svenimento”.

A stretto giro è arrivata anche la smentita ufficiale da parte dell’ospedale: “L’infermiera Tiffany Dover apprezza la preoccupazione mostrata per lei. È a casa e sta bene. Chiede privacy per lei e la sua famiglia”, si legge in un tweet.

Nulla però che sia stato in grado di fermare la valanga dei negazionisti. Molti hanno scandagliato il web alla ricerca di un certificato di morte che evidentemente non esiste e non potrà mai esserci. Sino convinti che sia un complotto per non far conoscere tuitta la verità e per loro la povera Tiffany è morta in nome della scienza. Difficilmente cambierebbero idea anche rivedendola all’opera, ma almeno lei sa la verità.