L’esponente del Cts, Agostino Miozzo, è dubbioso sul tema scuola. Infatti i cancelli potrebbero non riaprire con la risalita della curva.

Ad oggi è fissata al 7 gennaio la riapertura della scuola, ma sul tema continuano ad esserci grandi dubbi. Infatti le festività di Natale fanno paura a tutti, specie l’effetto che potrebbero avere sulla curva dei contagi pronta a risalire ed a trascinare l’Italia nella terza ondata. A confermare i dubbi sulla riapertura è proprio l’esponente del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo. Di recente intervistato proprio qui su Inews24.it, Miozzo è tornato a parlare sul tema scuola.
Stavolta il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico si è espresso a Rai Radio 1, affermando la sua preoccupazione sull’andamento della pandemia. Infatti l’esponente ha riportato i dati che confermano i quasi 20mila contagi al giorno e gli oltre 600 decessi, proprio quest ultimo è il dato più preoccupante.
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Le prossime tre settimane, per Miozzo saranno un vero e proprio crocevia, con l’Italia che potrebbe tornare a 40mila casi giornalieri o potrebbe vedere un’ulteriore diminuzione dei nuovi contagi. Se quindi ci saranno le giuste misure, non ci sarà alcun dubbio sulla riapertura delle scuole.
Scuola, Miozzo: “Si lavora per permettere il rientro in classe al 75% degli studenti”

Nonostante tutte le criticità presentate dall’emergenza, Agostino Miozzo resta fiducioso sul lavoro dei prefetti che, stando alle sue parole, stanno lavorando tanto e bene per permettere la riapertura dei cancelli scolastici. L’obiettivo è far ritornare a scuola il 75% degli studenti, ovviamente entro la data fissata dal Governo, il 7 Gennaio. Ovviamente il tutto potrà avvenire solamente con la discesa della curva pandemica.
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Inoltre Miozzo ha difeso i consigli del Cts, affermando: “Abbiamo più volte detto che noi diamo indicazioni di carattere scientifico, poi spetta al governo e ai governatori locali la decisione più appropriata per quello specifico territorio“.
Ma come afferma lo stesso coordiantore, adesso questa preoccupazione per l’andamento della curva dei contagi, si deve trasformare in reazione ed interventi sul territorio per evitare una nuova risalita dei casi giornalieri. Per questo tra gli interventi necessari ci saranno restrizioni sulla mobilità e riduzione degli incontri. Solo con tali restrizioni si eviterà la terza ondata, visto che la curva resta ancora alta.