Escort, condannato Tarantini: “Referente Berlusconi nelle selezione giovani donne”

Escort, depositate le motivazioni della sentenza che hanno portato alla condanna dell’imprenditore barese Tarantini come referente di Silvio Berlusconi. 

Getty Images

Sono state depositate le motivazione delle sentenza con cui la Corte di Appello lo scorso settembre ha condannato a due anni e dieci mesi di reclusione l’imprenditore Giampaolo Tarantino. Rispetto alla scorsa sentenza, l’uomo ha visto ridursi la sua pena, che inizialmente era di sette anni e dieci mesi di reclusione. Confermata invece a un anno e quattro mesi la condanna per Sabina Beganovic. Il processo in cui sono coinvolti entrambi è quella relativo al giro di escort che frequentavano le residenze private dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tra le varie motivazioni esposte nella sentenze si può leggere che Tarantini aveva assunto questo ruolo di “gestore” delle varie escort che frequentavano le cene di Berlusconi, allo scopo di sfruttarne l’influenza politica per il raggiungimento di fini personali quali ad esempio l’elezione a membro del Parlamento Europeo. 

Leggi anche: Crisi di governo, Renzi mantiene linea dura dopo incontro con Conte

Crisi di governo, Renzi incontra Conte e detta le sue richieste

Getty Images

La tensione all’interno della maggioranza è sempre più alta da quando Italia Viva ha reso pubblica l’intenzione di dare il via a una crisi di governo se il premier non accetta alcune loro istanze. Una linea ribadita anche nella giornata di oggi dal Ministro Teresa Bellanova, che ha dichiarato che senza risposte concrete da parte di Conte, è pronta a dimettersi. Nella serata di ieri intanto si è tenuto un confronto tra il premier e Renzi, in cui quest’ultimo avrebbe elencato le condizioni per evitare una crisi.

Leggi anche: Marcucci (PD) a iNews24: “Non esiste una maggioranza alternativa a questa”

Resta adesso però da comprendere come si comporterà Conte, e fino a che punto sarà conveniente soddisfare le richieste del leader di Italia Viva.