Decreto Legge Natale, dopo le parole del premier Conte cerchiamo di fare chiarezza tra quello che è permesso e quello che è vietato

Ora che conosciamo meglio il nuovo Decreto Legge Natale illustrato dal premier Conte, cerchiamo di capirne i contorni. Cosa sarà permesso fare dal 24 dicembre al 6 gennaio e cosa invece è espressamente vietato?
Intanto partiamo dalle tempistiche, ristrette: il Decreto Legge (differente dal Dpcm, perché il questo caso la responsabilità ricade sull’intero governo) sarà effettivo con l’uscita in Gazzetta Ufficiale. Succederà domattina, 19 dicembre, in tempo perchè tutti possano prepararsi alle modifiche.
Tutto il territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. Invece in tutti i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 l’Italia andrà in rosso. Significa in concreto che lo spostamento verso le abitazioni private sarà permesso una sola volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22.
Ma quindi solo un viaggio di andata e uno di ritorno? Sì, verso una sola abitazione situata nella medesima regione e nei limiti di due persone, più tutti minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale. In più tutte le persone disabili o non autosufficienti conviventi anche adulte.
Per fare un esempio concreto: se i nonni, al massimo due, vogliono venire a casa nostra lo possono fare. Se noi vogliamo andare a casa loro, dobbiamo verificare di rispettare le regole sul numero consentito. In ogni caso sarà sempre possibile rientrare alla propria abitazione o domicilio.
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Nuovo Decreto Legge Natale, cosa cambia per gli spostamenti dai piccoli comuni
Il Decreto legge però introduce una nuova norma a favore dei piccoli comuni. Saranno consentiti gli spostamenti dai quelli con una popolazione non superiore a 5mila abitanti fino ad un massimo di 30 chilometri. Ma se abito in provincia di Roma e devo andare nella Capitale solo per fare shopping, non posso.
Nei giorni di zona rossa saranno chiusi bar e ristoranti, altri locali di somministrazione e i centri estetici. Aperti invece supermercati, negozi di alimentari e di prima necessità, farmacie e parafarmacie, parrucchieri e barbieri. Le funzioni religiose saranno permesse fino al massimo alle 22 per rispettare il coprifuoco.
E ancora, sempre nei giorni di zona rossa sarà permesso svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione. Questo però “nel rispetto della distanza di almeno un metro e con l’obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione”.