Nulla da fare. Anche dopo la messa delle 18:30, alla presenza del Cardinale “uscente” di Napoli, Crescenzio Sepe, il sangue di San Gennaro non sì è sciolto. “Signori, è solidissimo!”, dichiara l’abate del Duomo monsignor Vincenzo De Gregorio, alle ore 16:30. Le speranze dei fedeli sono quindi rimaste deluse, dopo che pure al mattino il prodigio era rimasto lettera morta.
Cattivo presagio per la città di Napoli, dopo un 2020 di certo non facile? Sì e no. Le telecamere di Inews24.it hanno sondato il parere di alcuni fedeli. C’è chi spiega che il miracolo del 16 dicembre segna la processione del 1631, quando la statua del Santo fu portata nella zona Ovest di Napoli per scongiurare un’eruzione del Vesuvio; chi ci dice che già altre volte, in questo stesso giorno, è accaduto che il sangue non si sciogliesse senza per questo assistere a eventi nefasti, dato che l’evento principale rimane quello del 19 settembre, giorno della ricorrenza onomastica.
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Niente miracolo di San Gennaro: le parole del cardinale Sepe
C’è persino spazio per lo scetticismo: “Secondo me è tutto un commercio, questo che fanno i preti – dichiara alle nostre telecamere un signore, uscendo dal Duomo – io credo in Dio, non alle chiacchiere della gente.”
Sia come sia, i fedeli raccolti in Duomo – pochissimi, anche a causa dei regolamenti anti-covid – hanno sperato fino all’ultimo nel miracolo. Prima che l’ostensorio contenente il sangue fosse di nuovo chiuso nella teca all’interno della Cappella del Tesoro. “Di certo non è una cosa buona”, dice scuotendo la testa una signora. Il Cardinale Crescenzio Sepe, però, ricorda alle telecamere di INews24.it: “San Gennaro è uno di casa, qui a Napoli. Mai e poi mai farà mancare la sua intercessione in questa stupenda realtà che è la città di Napoli.”