Scalfarotto (Italia Viva) a iNews24: “Sulla cabina di regia nessun compromesso”

Ivan Scalfarotto (da Getty)

Il Sottosegretario agli Affari Esteri, Ivan Scalfarotto, allontana gli spettri di una possibile crisi di governo: “Siamo fiduciosi”. Nessuno sconto invece sulla cabina di regia proposta Conte per il Recovery Fund: “Sull’assetto istituzionale non c’è negoziazione”.

Sottosegretario, quali sono al momento gli umori nella maggioranza, in previsione anche dell’incontro di domani tra il Presidente Conte e la delegazione di Italia Viva? 

 “Diciamo che questa è una fase fondamentale della nostra vita politica ed economica, in cui siamo alle prese con una sfida importantissima che è quella di spendere nel miglior modo possibile questi 209 miliardi che arriveranno dell’Europa ed è chiaro che se ci sono delle differenze di opinioni è giusto metterle a tema e discuterne. Non possiamo soprassedere su questioni che hanno che fare con il futuro del Paese e lo dico perché le decisioni che prendiamo oggi avranno effetto per i prossimi decenni, sia in termini di cambiamenti, ma anche di debito che lasceremo ai nostri figli e nipoti”

  

La crisi con Conte

conte DPCM
Giuseppe Conte (Getty Images)

Le minacce reciproche e i tono utilizzati in settimana però sembrano delineare qualcosa di più di un semplice confronto, non le pare?

 “Al di là dei toni utilizzati, il tema è spiegare che di fronte ad una situazione cosi tanto importante dal punto di vista strategico, ci sono questioni sulle quali non è possibile arrivare ad un compromesso

E quindi, a proposito di compromesso, secondo lei si arriverà alla rottura o ci sono margini per ricucire lo strappo tra Italia Viva e Conte? 

 “In questo caso ci si dovrà arrivare, ma se sul Recovery Fund si mette in discussione l’ assetto istituzionale del Paese e si tenta di creare una struttura che sostituisce il governo legittimo, è necessario spiegare che su questo non può  esserci alcuna negoziazione. Ci son dei processi decisionali che vanno rispettati e siamo fiduciosi che alla fine sarà così”

Si continua a parlare di rimpasto e di un suo possibile approdo al WTO, con Italia Viva che incasserebbe un ulteriore ministero, come commenta? 

“Questo non è un discorso che ci è mai interessato e l’abbiamo sempre ribadito. Noi al governo abbiamo solo 3 posti su 66 e abbiamo detto da subito di esse pronti a rinunciarvi. Non è una questione di deleghe o ministeri, a noi interessa di più sapere quali saranno le logiche di distribuzione del vaccino piuttosto che delle poltrone”

Le parole di Renzi

Renzi
Matteo Renzi (via Screenshot)

Ieri Renzi ha prima dichiarato di non voler far cadere il governo, ma subito dopo ha detto che in caso di caduta dell’esecutivo, prima del ritorno alle urne ci sarebbe da considerare l’ipotesi di maggioranze alternative… Lei è d’accordo e se sì, con quali numeri? 

“Questo non lo dice Renzi lo dice la Costituzione dal 1948. In caso di un’ eventuale, e certamente non auspicata, caduta di questo governo, il pallino del gioco passerebbe come sempre al PdR che gestirebbe la crisi come da protocollo istituzionale, ossia verificando prima di tutto l’esistenza di una nuova maggioranza parlamentare

Chiaramente, ma come lei ben sa, in politica a volte fare certe affermazioni può lasciar presagire anche altro…

“Molto semplicemente, Renzi dice in modo chiaro ciò che in molti dicono solo sottobanco o nei corridoi di palazzo. È uno dei tanti motivi per cui lo apprezzo”

Ma Italia Viva potrebbe davvero far parte di una maggioranza alternativa a questo governo?

“In realtà come abbiamo già detto, siamo disponibili anche a stare fuori dal governo, ma non si tratta di questo: l’idea è quella di gestire le nostre responsabilità rispetto ad una fase cosi delicata per il Paese. Quello che stiamo cerando di fare è di riportare i contenuti e le decisioni al centro del dibattito politico, ponendo delle domande e cercando delle risposte”

 A quali domande si riferisce?

“Quelle che si fanno anche i cittadini: perché in Germania e in Francia tengono le scuole aperte e noi no? Perché facciamo cash-back spendibile in negozi fisici, chiudiamo i centri commerciali e poi ci stupiamo degli assembramenti al centro delle citta? Perché non prendiamo da subito i 36 miliardi del Mes, che sono subito disponibili e senza condizionalità, per dare ossigeno al sistema sanitario? Se siamo al governo, crediamo di dovere contribuire dando delle risposte al Paese, non per dire sempre si”

Ma il Paese può permettersi in questo momento una crisi di governo, con le scadenze a cui andiamo incontro? 

Nessuno vuole la crisi, però non basta dire “siamo in emergenza e quindi va bene  tutto”, proprio perché siamo in emergenza, le decisioni necessitano di un surplus di attenzione e razionalità e devono essere comunicate in modo tale da essere comprese da tutti. In questo senso, il nostro ruolo al governo è stato e continua ad essere di massima lealtà, abbiamo posto delle domande alla coalizione, chiediamo delle risposte

 

 Le nuove restrizioni in vista del Natale

Shopping a Roma (Getty Images)

Si sta discutendo in queste ore delle prossime restrizioni in vista delle festività. Italia Viva su questo ha sempre spinto per una linea meno rigida rispetto all’ala rigorista del governo, lei che misure auspica?

“Auspico decisioni efficaci, che siano comprensibili per i cittadini, basate su dati scientifici, disponibili e verificabili, e che soprattutto non siano mutevoli. Stiamo giustamente imponendo gravi restrizione alla libertà dei nostri concittadini, ma è necessario rendere comprensibili anche le basi su cui queste decisioni vengono prese. Quando un vincolo viene imposto, è più facile rispettarlo quando se ne conoscono le ragioni, altrimenti rischiamo di creare un senso di disorientamento ad una cittadinanza già duramente provata dai sacrifici e dalle chiusure”