Blitz antimafia a Trapani, dove sono state arrestate diverse persone, molte di queste considerate vicine al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.

Importante blitz antimafia condotto dalle forze dell’ordine a Trapani. Sono stati infatti arrestati una serie di presunti mafiosi sospettati di essere molto vicini al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. In tutto, sono tredici i provvedimenti di fermo emessi dai magistrati della Dda di Palermo. Tra gli indagati anche un sindaco accusato di corruzione elettorale ed estorsione. In manetta anche diversi imprenditori e un dirigente di un’azienda pubblica di Trapani. Gli agenti inoltre, stanno continuando a perquisire molte zone di campagna vicine alla città in cerca di armi. Uno degli indagati coinvolti dal provvedimento di fermo, Leo Stefano, sarebbe inoltre sospettato di aver contribuito alla latitanza di Vito Marino, arrestato dalla polizia due anni fa.
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Trapani, nell’inchiesta anche un agente della Polizia Penitenziaria

Sembra inoltre che in questa inchiesta siano finite ad essere indagati anche soggetti considerati insospettabili e che non avevano alcun tipo di precedenti penali. Coinvolto anche un agente della Polizia Penitenziaria, accusato adesso di rivelazione di segreto d’ufficio al fine di agevolare le organizzazioni mafiose. L’indagine della Dda ha permesso di appurare come questo sodalizio mafioso avesse radici molto solide sul territorio e una grande disponibilità di armi.
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Si è deciso di procedere con i provvedimenti di fermo, dopo che alcune intercettazioni in cui alcuni affiliati dichiaravano di volersi dare alla latitanza.