Striscia la Notizia, a cinque anni dalla denuncia è arrivata la condanna per truffa, falso e diffamazione. Un noto personaggio nei guai
Un anno e due mesi di reclusione: è questa la pena stabilita dal Tribunale di Bari per Domenico De Pasquale (in arte Mingo), ex inviato di ‘Striscia la Notizia‘. E comn lui è stata condannata anche la moglie Corinna Martino, saministratore unico della Mec Produzioni Srl di cui Mingo era socio, per i reati di truffa, falso e diffamazione.
Mingo avrebbe truffato Mediaset, con la complicità di sua moglie, presentando fatture per alcuni servizi realizzati inventando storie in realtà mai successse, tra il 2012 e il 2013. Nel 2015 lui e Fabio, la sua spalla, erano stati fermati dalla produzione. E adesso arriva la prima sentenza.
Mingo e la moglie alla fine del processo sono stati ritenuti responsabili di quattro truffe per altrettanti servizi falsi. Invece per altri tre episodi come per le presunte simulazioni di reato è stata dichiarata la prescrizione. Infine per altre tre truffe e una contestazione di calunnia è arrivata l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”.
Mingo è stato anche condannato anche per aver diffamato, nel 2015, gli autori di ‘Striscia la Notizia’. Li aveva accusati di essere gli ideatori dei falsi servizi. Loro, a cominciare da Antonio Ricci e da RTI, si erano costituiti parte civile e dovranno essere risarciti. Ma il Tribunale ha anche disposto la trasmissione alla Procura dei verbali delle dichiarazioni rese durante il processo, per falsa testimonianza.
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Mingo condannato dal Tibunale di Bari, tutto era cominciato cinque anni fa
Sotto processo a Bari c’era Domenico De Pasquale, per tutti Mingo, ma non il suo compagno di avventure e di servizi Fabio De Nunzio. Quando Mediaset aveva appurato con certezza che lui non c’entrava nulla ed era assolutamente all’oscuro di quello che poiteva essere successo, aveva trovato il modo di risolvere bonariamente il contratto.
Fabio & Mingo avevano cominciato a lavorare al tg satiriro ci Canale 5 nel 1997 e sono andati avanti con successo fino al 2015. A metà aprile di quell’anno, il colpo di scena: il Gabibbo, a nome e per conto della produzione, annunciava che i due inviati erano stati sospesi a tempo indeterminato.
Sembrava la solita boutade creata ad arte e invece stava per aprirsi il contenzioso che oggi ha vissuto la sua prima sentenza in tribunale. Ora saranno gli avvocati della coppia (Mingo e la moglie) a decidere se presnetare ricorso in appello.