Uccide la moglie, assolto: era solo “delirio di gelosia”

Uccide la moglie e finisce a processo, ma il giudice lo assolve con una motivazione davvero assurda. Ecco la storia che sta indignando il web.

uMarito uccide moglie (Foto: Getty)Spesso la vita coniugale è davvero difficile, con tante sfumature e varie incomprensioni che possono portare a scintille e litigi. Se la coppia non si chiarisce subito, non è chiara e limpida nelle sue cose e non cerca sempre il confronto produttivo interessante si possono creare profondissime spaccature. E certe volte queste spaccature finiscono in tragedia. E’ proprio quello che è successo tra una coppia molto anziana di Brescia. La cosa è successa l’anno scorso, quando il 70enne Antonio Gozzini uccise la moglie. La situazione è subito diventata tragica, per l’età delle vittime coinvolte e per la brutalità del crimine commesso.

Uccide la moglie, assolto: era solo “delirio di gelosia”

L’anziano subito, insieme al suo avvocato, abbracciò la strada dell’infermità mentale per cercare di evitare una condanna in prigione che con ogni probabilità avrebbe significato per lui morire in carcere. L’uomo oggi, dopo un lungo processo e una serie di continui rimandi in giudizio, ha avuto la sua sentenza. A dare il responso finale è stata la Corte d’Assise di Brescia, che ha dato una sentenza per l’omicidio di Cristina Maioli. E la sentenza parla proprio di infermità mentale, di un “delirio di gelosia“. La situazione è stata commentata da Monica Cirinnà, rappresentante del PD.