Per Matteo Renzi non esiste alternativa al Recovery Fund, considerato l’unica vera speranza di rilancio per il nostro paese.
Il Recovery Fund è “l’ultima occasione che abbiamo per progettare il futuro del nostro Paese. Penso che la maggioranza debba fare una riflessione seria su cosa fare e su come farlo”. Questo il pensiero di Matteo Renzi riguardo piano europeo per la ripresa economica europeo, che nelle ultime settimane si è nuovamente arenato a causa dei veti incrociati di Polonia e Ungheria. Il leader di Italia Viva, in un’intervista rilasciata a Repubblica, contesta però duramente le modalità con il Presidente del Consiglio sta gestendo i rapporti con l’Ue: “A luglio ho chiesto pubblicamente a Conte, in aula, di avere un dibattito parlamentare su questo tema, anche utilizzando agosto se necessario. Per mesi abbiamo ricevuto solo silenzio e task force. Poi all’improvviso, dopo tante dirette Facebook, in una intervista al direttore di Repubblica il premier comunica agli italiani che è tutto già pronto e che ci saranno dei tecnici a gestire il tutto. Del merito non sappiamo niente. Sul metodo siamo contrari”.
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Recovery Fund, Renzi: “Non vogliamo nuova Task Force”

Il riferimento è alla squadra di trecento persone che il premier ha annunciato di voler creare al fine di realizzare un piano condiviso su come spendere i fondi europei. Secondo Renzi si tratta di una scelta inutile e dannosa. Il nostro paese dispone infatti a suo giudizio di migliaia di funzionari, già pagati dallo stato, che possono tranquillamente svolgere questo compito senza che ci sia bisogno di creare ulteriori sovrastrutture di consulenti che finiranno soltanto con il rendere più intricata la situazione. La sua speranza dunque è che Conte cambi idea al più presto: “Il problema non è assumere altra gente, ma capire qual è la visione dei prossimi anni. Se la risposta è un’altra inutile task force di 300 consulenti, se la votino da soli”.
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