Rudolph Giuliani positivo al Covid, l’annuncio arriva dal presidente

Rudolph Giuliani positivo al Covid, l’annuncio arriva direttamente dal presidente in carica che è anche il suo primo cliente

Rudolph Giuliani positivo al Covid (Getty Images)

Tra gli ultimi contagiati dal Covid negli Stati Uniti c’è anche un fedelissimo di Donald Trump. Nelle ultime ore Rudolph Giuliani, amico personale, avvocato difensore e gran consigliere del presidente è positivo e il primo ad annunciarlo è stato proprio ‘The Donald’ con un tweet sul suo profilo.

“Rudy Giuliani, senza discussioni il più grande sindaco della storia di New York City, dopo aver lavorato senza sosta per smascherare le elezioni più corrotte della storia degli Stati Uniti, è risultato positivo al test per il virus Cina“, ha scritto. “Rimettiti presto, Rudy. Andremo avanti!”.

Non ci sono ancora comunicazioni ufficiali da parte dello staff di Giuliani. Ma il 20 novembre scorso Andrew Giuliani, uno dei suoi due figli, aveva contratto il Coronavirus dopo avere partecipato ad una conferenza stampa del padre presso la sede del Comitato Nazionale Repubblicano a Washington. E lo stesso giorno anche Donald Trump jr. era risultato positivo anche se asintomatico.

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Trump non molla: chiede il riconteggio dei voti in Georgia e vuole andare alla Corte Suprema

Intanto Donald Trump non molla e oggi durante un comizio in Georgia ha ribadito il suo mantra: “Hanno truccato le elezioni, ma vinceremo. Queste persone vogliono andare oltre il socialismo, vogliono una forma di governo comunista. Sappiamo bene che sono state fatte cose sbagliate, ma ci vuole qualcuno con coraggio”. L’allusione è al governatore repubblicano della Georgia, Brian Kemp, che secondo lui dovrebbe spingere per un nuovo conteggio nello stato.

Donald Trump e Rudolph Giuliani (Twitter)

Trump, che il mese prossimo dovrà passare le consegna a Joe Biden, ha ribadito di voler arrivare fino alla Corte Suprema, convinto che il numero reale dei suoi voti sia decisamente più alto di quello che è risultato dai conteggi. Se fosse convinto di avere peso, sarebbe già tornato nella sua reidenza della Florida, accettando il verdetto. “Ma non si può accettare quando rubano e truccano le elezioni, davvero non si può accettare”.