Covid, l’UE sui viaggi a Natale: “La quarantena non riduce la diffusione”

Covid, l’UE sui viaggi a Natale: “La quarantena non riduce la diffusione”. Il nuovo Dpcm ha introdotto la misura di isolamento per chiunque torni da spostamenti all’estero

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Covid, l’UE sui viaggi a Natale: “La quarantena non riduce la diffusione” (foto: Getty)

Il tema dei viaggi resta uno dei nodi principali per prevenire una terza ondata di Covid-19. La scorsa estate tutti i cittadini dell’Unione Europea hanno potuto intraprendere spostamenti senza grosse limitazioni (se non l’uso della mascherina). Questo ha di certo incentivato un rialzo delle infezioni e il via all’attuale seconda ondata. Ora si corre ai ripari, cercando di imparare dai precedenti errori. Il nuovo Dpcm presentato dal presidente Conte ieri sera ed entrato in vigore da oggi, venerdì 4 dicembre, istituisce la quarantena per chiunque torni dall’estero dal 21 dicembre fino all’Epifania.  

Si potrà quindi viaggiare a Natale ma mettendo in preventivo un periodo di isolamento al rientro. In più, dal 10 dicembre, chi torna da uno dei 27 Paesi dell’UE è obbligato ad effettuare un tampone massimo due giorni prima di partire. Se negativo dovrà presentarlo all’arrivo e potrà saltare la quarantena.

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Covid, l’UE sui viaggi a Natale: “La quarantena non riduce in modo significativo la diffusione del virus”

Voli aeroporti
Covid, l’UE sui viaggi a Natale: “La quarantena non riduce la diffusione” (Foto: Getty)

Queste nuove misure stabilite dal Governo non servirebbero però in modo significativo a prevenire un’effettiva terza ondata. E’ quanto riferito dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dall’Agenzia europea per la sicurezza dei voli.

Nelle loro linee guida, riprese dalla strategia della Commissione UE: “Non raccomandano quarantena e test nel quadro dei viaggi in Paesi con la stessa situazione epidemiologica“.

La quarantena in sè “non contribuisce in modo significativo alla riduzione della trasmissione del Covid nel quadro dei viaggi”. L’attenzione va incentrata anche su tutto il resto, partendo dalla considerazione fondamentale che il miglior modo per evitare l’infezione è mantenere un comportamento consono alle misure di sicurezza arcinote.

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