La riapertura della scuola continua a far discute, con il premier Conte e la Ministra Azzolina pronti a riaprire a metà dicembre.
Se da una parte i dati dei nuovi contagi da Covid sono entusiasmanti, dall’altra ci sono alcune questioni spinose che continuano a suscitare non pochi dubbi per il futuro. Una di queste appunto è la scuola, con Conte ed Azzolina pronti a spingere per una riapertura a metà dicembre, con lunedì 14 come data designata al rientro in classe. D’altra parte però, la stessa Unione Europea sarebbe pronta ad allungare le vacanze di Natale, pur di evitare un rientro in massa in classe ed eivtare un nuovo aumento di contagi.
La raccomandazione arriva ai 27 paesi tra cui solo uno con le scuole chiuse da settimane, il nostro. Infatti nonostante le chiusure per evitare ulteriori contagi, nel resto d’Europa le scuole sono rimaste aperte . Mentre in Italia gli Istituti sono chiusi dall’inizio della seconda ondata, per questo motivo Conte ed Azzolina hanno fretta di ripartire. Al momento favorevoli alla riapertura sono i pentastellati ed Italia Viva. Mentre restano contrari sia il Pd che Leu. Andiamo quindi a vedere cosa sta accadendo in queste ore.
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Scuola, Conte ed Azzolina per la riapertura: cosa sta succedendo

Con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico, Conte ed Azzolina studiano un ritorno graduale a Scuola. In merito verrà ascoltato Angelo Miozzo, coordinatore del Cts, che verrà ascoltato dalla Commissione Cultura della Camera sulla ripresa della attività didattica, per poi stilare con Roberto Speranza i nuovi contenuti del Dpcm. La svolta molto probabilmente arriverà con la riapertura per tutte le regioni che non sono in zona rossa.
La riapertura totale, però, dovrebbe avvenire solamente il prossimo 7 gennaio, senza subire più interruzioni. Conte, nella giornata di ieri ha incontrato nuovamente i capigruppo, per proporre l’istituzione di tavoli presso le prefetture dove discutere con i presidi, gli amministratori e i responsabili del trasporto locale. Inoltre tra le soluzioni ci potrebberp essere gli ingressi scaglionati, con un ingresso in percentuale nelle classi anche nelle zone gialle, come il Lazio.
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L.P.
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