OCSE, ripresa economica post Covid: “Per l’Italia sarà lenta e disuguale”. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico non prevede un futuro roseo per il nostro Paese
La crisi economica legata alla pandemia mondiale di Covid sta colpendo in fase alterne tutti i Paesi. Chi più chi meno deve fronteggiare un calo di introiti e investimenti davvero senza precedenti. Quello che cambia, però, è la capacità di reagire alla depressione finanziaria e ricostruire un piano di partenza roseo per gli anni a venire. Di queste valutazioni si sta occupando l’OCSE, che ha pubblicato nelle ultime ore il suo rapporto sulle “Prospettive economiche” di breve, medio raggio. Purtroppo in base a queste previsioni l’Italia non vivrà un futuro promettente visto che la ripresa sarà particolarmente lenta e con grosse disuguaglianze sul territorio.
Secondo l’organismo internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico la crescita dei consumi dovrebbe ripartire dal 2021, con un rimbalzo che si propagherà fino al 2022. Gli investimenti pubblici nel nostro Paese saranno ingenti ma non riguarderanno tutte le aree. Ad esempio il settore dei servizi “si riprenderà più lentamente poiché la domanda interna e il turismo rimarranno deboli fino a quando un vaccino efficace non sarà ampiamente diffuso“. Questo porterà ad una disuguaglianza tra le varie Regioni e ad una crescita non omogenea.
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OCSE, ripresa economica post Covid: “Il Pil crescerà del 4,3% nel 2021”

Entrando nello specifico della crescita del Pil, in Italia dovremmo assistere ad un’impennata del 4,3% del Prodotto intero lordo nel prossimo anno, con un segno positivo anche nel 2022 (+3,2%). L’OCSE sottolinea come il calo del 2020 si è attestato sul – 9.1 %, fiaccato anche dall’impossibilità di sfruttare economicamente il periodo natalizio. Le previsioni di ripresa sono invece migliori rispetto a quanto preventivato dall’Interim Economic Outlook rilasciato a marzo, che prevedeva crescita zero per il nostro Paese. “Il lockdown e l’incertezza pesano sull’economia“, spiega l’Ocse precisando che “il sostegno del governo ha mitigato gli effetti su imprese e famiglie“.
A subire una brusca impennata sarà però la disoccupazione, con un +11% nel 2021 e un +10,9% anche nel 2022. Il tema del lavoro, soprattutto in alcune aree, rappresenterà uno dei problemi principali in Italia secondo l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Purtroppo non una grande novità.
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