Scuola, si va verso il ritorno in aula il 7 gennaio con un piano ben definito. Lo rivela Fabio Ciciliano, segretario del Cts. Aggiornamenti anche su cinema, teatri e ristoranti.
No alla riapertura di cinema e teatri – per i quali i tempi non sono ancora maturi -, sì al rilancio urgente delle scuole. E’ questo quanto riferito da Fabio Ciciliano, segretario del comitato tecnico scientifico nonché “l’uomo dei verbali”, intervenuto quest’oggi ai microfoni del Corriere della Sera per fare il punto della situazione in Italia.

Scuola, cinema, teatri e ristoranti: le ultime del Cts
Il tecnico, dunque, non è assolutamente in linea con Luca Zaia che spinge per la riapertura dei luoghi dello spettacolo. “Non serve chiudere solamente cinema e teatri perché la folla è altrove”, ha riferito nelle ultime ore il governatore del Veneto. Ciciliano invece replica così: “La folla sarà dovunque si darà la possibilità di assembrarsi, quindi anche nei cinema e nei teatri, soprattutto quando, al termine di un periodo di restrizioni, le persone hanno bisogno di una giusta e normale vita sociale. Purtroppo non è ancora il momento”.
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Situazione differente invece per i ristoranti in occasione delle prossime festività: come indicato dal segretario, infatti, per Natale, Santo Stefano e Capodanno potrebbero essere aperti al fine di prevenire eccessive familiari nelle case che, giocoforza, sarebbero poco controllate. Da scartare, invece, un’apertura serale per tutti gli altri giorni. “La scelta di fermare l’attività alle 18 e vietare gli spostamenti alle 22 serve ad evitare ogni possibile assembramento. Credo sia ancora necessario”, riferisce l’uomo del Cts.
In ultimo, ma di primaria importanza, il capitolo scuole. Quando si parla di una riapertura per il 7 gennaio, la risposta è la seguente: “È il primo obbligo morale di un Paese moderno ed evoluto. Mi auguro che tutte le istituzioni coinvolte a tutti i livelli e per tutti gli aspetti, finalmente decidano di risolvere una volta e per sempre la questione, magari impiegando il periodo delle vacanze di Natale per risolvere le principali criticità”.
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