Vaccino antinfluenzale, la denuncia di Federfarma: mancano le dosi

Vaccino antinfluenzale, la denuncia di Federfarma: mancano le dosi per la popolazione attiva. I gravi ritardi nelle consegne non permettono di coprire le richieste

Vaccino antinfluenzale
Vaccino antinfluenzale, la denuncia di Federfarma: mancano le dosi (Foto: Getty)

L’attenzione del mondo è concentrata sull’arrivo del vaccino per il Covid-19, ma in Italia stiamo ancora aspettando quello antinfluenzale. A stagione autunnale ampiamente trascorsa, continuano a mancare le dosi per le farmacie di diverse città, da Nord a Sud. Considerando che gli over 65 dovrebbero vaccinarsi in modo obbligatorio, questo rischia di diventare un bel problema a livello sanitario. Federfarma (la federazione dei titolari di farmacie) ha lanciato l’allarme, chiedendo di modificare le modalità di approvvigionamento e distribuzione. Al momento attuale quasi tutte le regioni sono in difficoltà, con la sola eccezione virtuosa di Lazio ed Emilia Romagna.

I medici di base devono poter vaccinare tutte le persone anziane o immunodepresse in modo gratuito, mentre gli altri devono acquistare le dosi in farmacia in modo autonomo. Il problema è che nonostante siano state prenotate da mesi, le fiale non sono ancora arrivate nella maggioranza dei casi.

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Vaccino antinfluenzale, la denuncia di Federfarma: mancano le dosi in quasi tutte le Regioni

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Vaccino antinfluenzale, la denuncia di Federfarma: mancano le dosi in tutta Italia (Foto: Getty)

Secondo la denuncia di Federfarma alcune organizzazioni territoriali hanno deciso di cedere le dosi per la popolazione attiva (ovvero coloro che non rientrano nella categoria degli anziani o immunodepressi) alle strutture pubbliche.

Marco Cossolo, presidente della Federazione delle farmacie italiane, sottolinea: “Ringrazio le Unioni regionali dei punti di Piemonte, Veneto e Umbria che hanno devoluto le proprie quote di vaccino antinfluenzale alle fasce più fragili della popolazione. Un gesto di sensibilità civica riconosciuto e apprezzato pubblicamente dalle autorità locali”.

E’ evidente che nel meccanismo di approvvigionamento dei vaccini qualcosa non ha funzionato“, aggiunge Cossolo. “In quasi tutte le Regioni mancano le dosi destinate alla popolazione attiva, comunque inferiori al fabbisogno indicato da Federfarma già nel mese di luglio. Bisogna correre ai ripari per evitare questa situazione paradossale anche il prossimo anno. Per me la soluzione potrebbe essere quella di un acquisto centralizzato a livello nazionale, per evitare la frammentarietà prevista dal Titolo V della Costituzione“.

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