Morte Maradona, parla l’avvocato: “È stato tenuto in un luogo inappropriato”

Spuntano nuovi dettagli sulla morte di Maradona. A parlare l’avvocato Rodolfo Baqué il quale ha dichiarato dettagli che possono portare a risolvere il caso. 

Maradona operazione
Diego Armando Maradona (Foto: Getty)

La morte di Diego Armando Maradona continua a infittirsi di molteplici novità. Il Pibe de Oro è deceduto a causa di un’insufficienza cardiaca acuta provocata da un edema polmonare acuto. Queste le cause del decesso del Dio del Calcio svelate dal quotidiano argentino La Nacion.

Oggi, ulteriori novità sulla sua morte arrivano dall’avvocato dell’infermiera che aveva affermato di essere stata costretta a dichiarare il falso. Rodolfo Baqué, ha rivelato che due mercoledì fa, il Diego Armando Maradona è caduto nella villa dove era stato trasferito ed ha sbattuto la testa sul lato destro, il lato opposto a quello da dove era stato estirpato un ematoma subdurale.

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Diego Armando Maradona
Diego Armando Maradona (Via Getty)

Rodolfo Baqué, avvocato dell’infermiera Dahiana Madrid, ha affermato che Maradona due giorni prima di morire è caduto ed ha sbattuto la testa. Non è stato un colpo molto forte, ma ha riguardato il lato destro, contrario a quello dell’operazione. Gli infermieri lo hanno fatto rialzare subito e nessuno ha chiamato una clinica. Secondo Baqué, “Forse per scelta dello stesso Maradona. Ma lui non poteva decidere una cosa del genere”.

Il legale della Madrid ha poi proseguito affermando che il Pibe de Oro non stava “in un luogo appropriato. Lì non c’era un medico di base e la somministrazione dei farmaci era a carico della psichiatra”.

Poi l’avvocato chiosa dicendo che se Maradona “non fosse stato là oggi probabilmente sarebbe ancora vivo. Era stato rinchiuso per tre giorni nella sua stanza senza neppure guardare la tv. Diego avrebbe potuto farsi ricoverare nella clinica più lussuosa del mondo, ma invece è stato tenuto in un luogo inadatto”.