Il Ministro Boccia ha confermato che nel nuovo Dpcm ci sarà il coprifuoco per Capodanno e le festività. Una misura a suo parere necessaria per proteggere la popolazione.
Confermato il coprifuoco a Capodanno e per le festività nel nuovo Dpcm che sarà pubblicato nei prossimi giorni. Queste quantomeno le dichiarazioni del Ministro Francesco Boccia in un’intervista concessa ai microfoni di RaiNews24. Una decisione considerata necessaria dal politico dem in quanto “se decidiamo che c’è un limite orario per gli spostamenti, che si torna a casa indipendentemente da quello c’è da fare: c’è da festeggiare il Capodanno? Si festeggia a casa. Si dicono tante cose nelle riunioni e comunque sì la penso così, come Speranza e tutto il governo. Prudenza e attenzione è la nostra linea, una linea che mette la salute davanti a tutto”. Non è ancora chiara invece la questione che riguarda il ricongiungimento tra figli e genitori.
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Boccia: “Dobbiamo evitare terza ondata”

Boccia ha infatti affermato che c’è una discussione ancora in corso su questa tema ma non bisogna dimenticare che in questo contesto emergenziale bisogna “dare priorità assoluta alla difesa delle reti sanitarie. Nessuno penso voglia la terza ondata. Per evitare la terza ondata dobbiamo continuare nel mese di dicembre con il rigore e il distanziamento sociale che devono prevalere su qualsiasi esigenza. Molti di noi hanno parenti in un’altra regione, ma ognuno di noi vuole che i propri cari stiamo bene e che gli operatori sanitari possano lavorare nel miglior modo possibile”. Il Ministro ha in seguito ribadito che si tratta di provvedimenti indispensabili per poter garantire la sicurezza del paese in attesa che inizi la campagna vaccinale, prevista al momento per primavera, nonostante i numerosi intoppi in cui stanno cadendo le case farmaceutiche. Boccia, per quanto riguarda invece i tempi di approvazione del decreto, ha spiegato che “il Dpcm segue un iter ormai conosciuto, in queste ore va avanti il confronto, domani mattina ci sarà una riunione Stato-regioni con Speranza e poi si va in Parlamento, ci sarà un confronto parlamentare e poi il presidente Conte tirerà le somme”.
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