Decreto Ristori quater, un nuovo Consiglio dei ministri questa sera dalle 22.30 sarà decisivo per il rinvio delle scadenze fiscali e molto altro
Il via libera dovrebbe arrivare questa sera, 29 novembre, con l’ennesimo Consiglio dei ministri per definire il quarto decreto Ristori da 8 miliardi. Ma non sarà l’ultimo perchè prima di fine anno sarà scritto un ulteriore decreto di ristori per il 2021 grazie allo scostamento nel bilancio ottenuto dal governo.
Molte imprese potranno beneficiare dello slittamento fino al 10 dicembre degli acconti di Irpef, Ires e Irap che erano in scadenza il 30 novembre. Un rinvio che permetterà di terminareil calcolo delle perdite maturate nel primo semestre di quest’anno, quello della pandemia di aprile. Potramnno godere dei ristori le attività che abbiano registrato cali di fatturato di almeno il 33%, senza bilanci superiori ai 50 milioni.
Soldi che saranno destinati anche ai ristoranti delle zone arancioni e rosse oltre che a tutte le attività chiuse nelle zone rosse previste nelle liste di Codice Ateco. In questro caso il rinvio sarà applicato a prescindere dai limiti di fatturato e di perdite. Nell’elenco rientrano anche alberghi, agenzie di viaggio e tour operator delle zone rosse anche se non sono stati chiusi per Dpcm.
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Decreto ristori quater, 23 articoli: tutti i principali provvedimenti previsti

In tutto 23 articoli nel decreto Ristori Quater. Tra questi l’una tantum di 1.000 euro per gli stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo che abbiano cessato il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020 non per loro volontà. Dovranno dimostrare però di non essere titolari di pensione, rapporto di lavoro dipendente, o Naspi.
Stop anche alle cosiddette ganasce fiscali dal momento della presentazione della domanda per aderire al pagamento a rate dei debiti fiscali. In arrivo anche 500 milioni di euro per il ristoro delle perdite subite dal settore delle fiere e dei congressi. E ancora 62 milioni alle forze polizia per straordinari e indennità destinti a chi sarà impegnato impegnate, tra il 25 novembre e il 31 dicembre 2020, nel contenimento del contagio.
Nel Ristori quater il fondo per la filiera della ristorazione, introdotto ad agosto, è ridotto a 200 milioni di euro. Infine Cambia la misura sulla cancellazione della seconda rata Imu. Quella attuale prevede che non debbano pagare l’imposta i proprietari degli immobili in cui sono presenti attività che si trovano in difficoltà a causa del Coronavirus. Con il provvedimento, la platea sarà estesa ai titolari di diritto di usufrutto, il concessionario o il locatario.